Nel grande porto di Livorno non c'è più spazio per i circoli velici. Gli spazi assegnati da oltre vent'anni alla Lega Navale Italiana, che in questa città vanta una tradizione centenaria, e al Circolo Nautico Livorno, il prestigioso club fondato nel dopoguerra, sono stati infatti inspiegabilmente revocati. Uno sfratto deciso a gennaio dall'Autorità Portuale con la motivazione che gli specchi acquei servivano alla Marina Militare, in particolare all'Accademia Navale di Livorno. Lo sgombero dei pontili dove erano ormeggiate le imbarcazioni dei soci era avvenuto con la promessa da parte dell'Autorità Portuale e della Capitaneria di Porto di trovare sistemazioni alternative. Ma a oggi nulla è ancora stato deciso. E sia la Lega Navale che il Circolo Nautico Livorno si trovano privi di una sede fondamentale e un punto di appoggio in mare. Una situazione allarmante, considerato che le imbarcazioni dei soci della Lega navale e del Circolo Nautico sono attualmente ospitate presso le banchine dello Yacht Club, che però presto non potrà più garantire la disponibilità degli spazi. Si rischia così di cancellare delle realtà storiche che per oltre un secolo hanno contribuito a fare di Livorno una delle più grandi città di mare del Mediterraneo. Sia le Lega Navale che il Circolo Nautico infatti vivono delle quote degli iscritti, soprattutto quelle versate dai soci per l'ormeggio. Venendo a mancare questa forma di finanziamento le due strutture rischiano di chiudere e scomparire per sempre. Sarebbe una grave perdita, non solo per la gloriosa tradizione marinaresca che rappresentano, ma anche per le tante iniziative portate avanti da queste realtà tra le quali molte legate alla promozione della vela, al volontariato e alla collaborazione con le scuole. E intanto, per la prima volta, la Lega Navale Italiana non parteciperà alla grande manifestazione del "Trofeo Accademia Navale" in programma a Livorno dal 23 aprile. Temiamo, ma ci auguriamo di sbagliarci, che come è già avvenuto in altre località in questo porto si stia perpretrando l'espropriazione di un'area pubblica per devolverla ai privati. In questo caso potrebbero esserci dietro i grandi motoryacht di Azimut Benetti, azienda già titolare di qualche centinaio di metri di molo. Uno sfratto ai danni di realtà locali e barche di cittadini livornesi.