Uno studio di settore conferma una crescita di interesse nella locazione di imbarcazioni a vela. Gli italiani? Prediligono i monoscafi senza skipper e la navigazione nei nostri mari
Il charter delle imbarcazioni a vela gode di ottima salute. Lo confermano gli operatori, in particolare la francese Globe Sailor che ha condotto e condiviso uno studio di settore che per il 2023 conferma una crescita del 10% nel numero di richieste ricevute e del 7% nel numero di prenotazioni confermate.
In aumento in particolare l’early booking, formula a tariffe scontate per chi prenota con mesi d'anticipo, prevalentemente in Grecia e in Italia.
Si diffonde, poi anche tra i diportisti nostrani, la programmazione intelligente delle vacanze che evitano se possibile l'altissima stagione come si evince dal calo del 10% rispetto al 2022, complice l'aumento delle tariffe aeree e il costo medio per noleggiare una unità tra giugno e settembre: basti pensare che un catamarano senza skipper locato in questo periodo per una settimana costa oggi in media 7.940 euro, il 20 per cento in più di due anni fa. Meno onerosa, quindi più gettonata (circa il 70% dei noleggi) è nel nostro paese certamente la soluzione del monoscafo con formula bareboat (senza skipper).
Per quel che attiene le destinazioni, il 2023 ha visto i crocieristi tornare su scala globale a latitudini prima difficilmente raggiungibili a causa delle restrizioni dovute alla pandemia da Covid 19. Tra quelle oltreoceano che hanno avuto una maggiore crescita troviamo la Polinesia (+200%), la Thailandia (+130%) e la Turchia (+50%).
Ma la maggior parte dei diportisti italiani ha preferito rimanere comunque in Italia, prima in classifica davanti a Croazia e Grecia.
Le località più gettonate nei nostri mari sono l'Arcipelago Toscano (34,4 %), la Sardegna (27,9 %), la Sicilia (20,1 %) e la Costiera amalfitana (14,5 %).
E le prospettive sono ottimistiche anche per l'immediato avvenire con i prezzi del noleggio che per il 2024 non dovrebbero subire aumenti e alcune destinazioni come la Corsica e la Sardegna che secondo gli analisti dovrebbero addirittura scendere di prezzo.