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Coppa America
in acqua Taihoro e Alinghi


18-04-2024

Tra il 16 e il 17 aprile sono stati ufficialmente varati gli AC75 di Emirates Team New Zealand e dello sfidante svizzero

Coppa America
in acqua Taihoro e Alinghi
 il 17 aprile ad Auckland (Nuova Zelanda) è stato varato ufficialmente, con tanto di cerimonia e battesimo, Taihoro, l'AC75 che Emirates Team New Zealand utilizzerà nella prossima campagna di Coppa America.
Il nome, spiegano i "kiwi", deriva da Taihoro-Nukurangi che significa "muoversi rapidamente come il mare tra cielo e terra".
 
La barca era stata trasportata nottetempo già settimane fa alla base "kiwi" per l'allestimento e volta fuori dal capannone si è fatta subito notare per il disegno dei foil più piatto rispetto a quello dei contendenti, ma soprattutto per l'innovativo sistema di manovra della randa costituito da due scotte indipendenti a modificare il profilo di ciascuna delle due pelli che compongono la vela.
Tutti gli altri sistemi visti finora hanno un'unica scotta con una distribuzione passiva del carico tra le due skin sulle quali i team non hanno di solito alcun controllo diretto. 
Un altro sviluppo messo sul piatto dal detentore della Coppa America sembra essere l'apparente integrazione dell'azione dei foil e della rotazione dell'albero: quando il foil si solleva, l'albero ruota automaticamente.
 
Nel frattempo il 16 a Barcellona è stato messo in acqua l'AC75 di Alinghi Red Bull Racing, in apparenza il più "radicale" tra gli AC75. Decisamente peculiari i foil ricurvi e non di meno la forma dello scafo che sembra concedere tutto o quasi all'aerodinamica e poco alla fluidodinamica. Il profilo della coperta estremamente bombato dovrebbe potenziare i flussi d'aria sulle vele, mentre la carena appare pressoché piatta se si fa eccezione della lunga lama in chiglia che, come in tutti i nuovi AC75 va da prua a poppa per incanalare lateralmente i vortici e cerare una sorta di cuscinetto d'aria nelle sezioni inferiori dello scafo durante il volo (oltre che a limitare lo scarroccio e garantire governabilità dei rari momenti di moto dislocante). Singolare anche in questo caso il taglio dei foil praticamente piatti se si escludono lievi curvature laterali.
 
Gli effetti di tutte queste differenze? Difficile immaginarle finché non vedremo queste "megattere alate" effettuare i primi bordi in mare.
 

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