Il 23 luglio la Corte Internazionale di Giustizia dell'Onu ha stabilito che i paesi ricchi devono rispettare i trattati internazionali per ridurre l'inquinamento, pena il pagamento di risarcimenti alle nazioni colpite dal cambiamento climatico. Il parere unanime dei 15 giudici dell'Aia costituisce una svolta in termini legali per individuare e colpire i responsabili del riscaldamento globale. "Gli Stati - ha dichiarato il giudice Yuji Iwasawa - devono cooperare per raggiungere obiettivi concreti di riduzione delle emissioni", sottolineando che il mancato rispetto degli "obblighi stringenti" dei trattati climatici costituisce violazione del diritto internazionale. La Corte ha specificato che i paesi sono responsabili anche delle azioni delle aziende che operano sotto la loro giurisdizione o controllo.

Sebbene il parere non sia vincolante, porta con sé un peso legale e politico significativo, con quasi 3.000 casi di contenzioso climatico già depositati in 60 paesi.