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Distruzione e morti
nel fango dietro Katrina


01-09-2005

L'uragano che ha colpito il 29 agosto New Orleans lascia la città disastrata. L'ottanta per cento delle strade sono inondate, 40 mila case allagate, forse oltre mille vittime nel fango.

Distruzione e morti
nel fango dietro Katrina
L'uragano Katrina ha lasciato la città di New Orleans inondata per l'80 per cento per una breccia nell'argine che proteggeva l'abitato. Nelle acque torbide come la morte che ancora ricoprono all'80 per cento New Orleans, marciscono "centinaia, forse migliaia, di cadaveri". L'affermazione è del sindaco Ray Nagin, tre giorni dopo il letale passaggio dell'uragano Katrina sulla città fino ad allora più spensierata degli Stati Uniti. La capitale del jazz, non tornerà alla normalità per almeno 12 e, forse, 16 settimane, fino a Natale. Il sindaco di New Orleans ha deciso di distogliere, con decorrenza immediata, 500 agenti di polizia dai compiti di ricerca e soccorso dei sopravvissuti dell'uragano Katrina per mandarli a contrastare l'azione degli sciacalli che compiono saccheggi nei negozi e nelle case rimasti incustoditi. Episodi di violenza sono segnalati sempre più vicino a aree densamente popolate, hotel, ospedali, case di riposo. Adesso, la polizia, assicura Nagin, "li bloccherà subito". La sicurezza sta diventando un incubo nella città allagata, 72 ore dopo il passaggio dell'uragano Katrina. L'inondazione sarebbe stabilizzata ma ci sarebbero centinaia, forse migliaia, di cadaveri da raccogliere nell'acqua melmosa. Dal SuperDome, lo stadio in cui si erano rifugiate migliaia di persone, sono in corso le operazioni di evacuazione: partono con una colonna di autobus per un altro stadio, l'AstroDome di Houston, lontano 550 chilometri, ma illuminato e con l'aria condizionata. Nella serata di mercoledì, un palazzo di quattro piani ha preso fuoco nel French Quarter, il quartiere più celebre di New Orleans, parzialmente allagato. Classificato a forza quattro (sulla scala di cinque) quando era in fase di avvicinamento, quando ha raggiunto la costa ha rapidamente perso forza. Dalle 19.00 di ieri 29 agosto ora locale, le 02.00 italiane, Katrina non è più un uragano: dopo avere devastato Louisiana, Mississippi e Alabama, la perturbazione è stata "degradata" a tempesta tropicale, con venti non superiori ai 100 chilometri l'ora che risalgono verso nord in direzione del Tennessee, dove cominciano a innescare tornado, e dell'Ohio. Commento del meteorologo Giancarlo Ruggeri: L'uragano Katrina ha perso d'intensità nell'incontro con la costa del Golfo del Messico, ma conserva ancora molta della sua forza distruttiva, tanto da minacciare forti Tornado nell'Alabama centrale. L'incontro con la terraferma e con acque più fredde ha causato la diminuzione d'intensità. Alle 1700 UTC del 29 agosto il centro dell'uragano era dislocato a 30.8° Nord e 89.6 ° Ovest, ovvero a circa 40 miglia nautiche da Hattiesburg, Mississippi. La perturbazione si muove verso Nord a 17 nodi, con direttrice di moto quasi costante. I venti massimi sono diminuiti fino a 15 nodi, anche se con raffiche maggiori. Attualmente, Katrina è un uragano in classe 2 e si prevede che si indebolisca nelle prossime 24 ore, mentre il suo centro si muove nell'entroterra. L'innalzamento del livello marino,dovuto ai forti venti, ha raggiunto i sei metri e provocato seri danni in Louisiana. Le autorità di Gulfport, Mississippi, hanno dichiarato che a causa dell'elevata profondità delle acque che hanno invaso la terraferma, le imbarcazioni galleggiavano lungo le strade. Giancarlo Ruggeri Metorologo

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