Grazie all'opera dei giovani a rischio di devianza si è concluso il restauro di una barca in legno di 16 metri, oggi simbolo di integrazione sociale
Life onlus - Scugnizzi a vela è una associazione di volontariato impegnata nel favorire l’integrazione e la formazione dei giovani a rischio di devianza ed emarginazione della Città di Napoli.
Ciò in particolare grazie al "Laboratorio i mestieri del mare" nato dalla collaborazione tra il Dipartimento della Giustizia Minorile e la Marina Militare che ha fornito la base logistica per ospitare e formare i ragazzi impegnandoli nel restauro di imbarcazioni a vela in legno. Legno, sì, perché come dicono a Life onlus “se Dio avesse voluto barche di vetroresina, sarebbero cresciuti alberi di plastica”.
A onorare tanto impegno e devozione, il varo avvenuto il 24 maggio 2024 della nave scuola Matteo Caracciolini, storico due alberi di 16 metri degli anni 70.
La barca, era stata acquistata nel 2014 dalla Lega Navale di Ischia, poi nel 2017 era stata trasferita dalla Darsena Acton del porto di Napoli presso il cantiere Piloda Group, per impegnativi lavori di restauro.
In 7 anni e circa 5.000 ore di lavoro i giovani scugnizzi sono cresciuti accanto alle maestranze acquisendo competenze e un futuro che per due di loro si è già trasformato in un contratto di lavoro.
Ma per tutti, il ritorno in mare di Matteo Caracciolini, ha rappresentato un traguardo ben più importante, la consapevolezza che la vita è nelle nostre mani e con umiltà e determinazione possiamo sempre cambiarla in meglio.
"Grazie all’accordo firmato due anni fa, tra la Marina Militare e il Centro di Giustizia Minorile della Regione Campania - ha commentato l'Ammiraglio di Squadra, Salvatore Vitiello a capo del Comando Logistico della Marina Militare - si è dato l’avvio a percorsi formativi in grado di favorire la riabilitazione e l’integrazione dei minori entrati nel circuito penale o a rischio devianza. La collaborazione con l’Associazione “Life-Scugnizzi a Vela” e con tutte le Istituzioni coinvolte, nasce dalla condivisione del fatto che il mare è una grande palestra, una grande opportunità per insegnare regole e disciplina a giovani marinai che hanno temporaneamente smarrito la rotta. Assieme abbiamo perseguito l’obiettivo di infondere nei giovani la speranza e la voglia di cambiamento”.