Non farà parte della flotta ufficiale della Golden Globe Race Francesco Cappelletti. Ma lo skipper toscano salperà ugualmente con il suo Endurance 37 per questo giro del mondo in solitario e senza scalo retrò, pensato per essere fatto con barche e attrezzature anni 60. Solo parteciperà nella categoria “Carozzo”, dal nome del velista italiano Alex Carozzo che nella prima edizione del Golden Globe, quella del 1968 a cui si ispira la regata, partì per ultimo, dovette subito fermarsi all'ancora per terminare di preparare la barca e poi fu costretto a ritirarsi a causa di un attacco di ulcera.

Questa speciale categoria è prevista ora dal bando di gara per i concorrenti che infrangono più volte le regole effettuando soste a terra o utilizzando strumenti di navigazione moderni (in questa gara ricordiamo che è permesso avere solo  sestante e  barometro): si è squalificati dalla gara, ma si continua a essere seguiti via satellite e monitorati con il “tracking” sul sito ufficiale.
Gli organizzatori hanno accettato, però, di farvi rientrare fin dall'inizio anche Cappelletti, che non è potuto partire il 1° luglio dal porto francese di Les Sables d'Olonne con gli altri 17 iscritti alla regata, perché in ritardo con la preparazione della barca. Il velista toscano per restare in gara avrebbe avuto tempo ancora fino a sabato 7 luglio per la partenza, ma le difficoltà sembrano davvero tante e forse non solo tecniche, visto il tour de force di queste ultime settimane in cui ha dovuto trasferire la barca dalle coste toscane a quelle francesi.

Quindi per Cappelletti la nuova data limite per rientrare almeno “virtualmente” in questa Golden Globe Race 2018 è il 21 luglio. Lo skipper di “007” a questo punto potrà anche utilizzare attrezzature come Gps, chartplotter o telefono satellitare, vietate agli altri concorrenti. Il ché, inutile nasconderlo, cambia il senso della sfida, ma forse non il suo sogno di portarla a termine. 
(nella foto Francesco Cappelletti, a destra, con Alex Carozzo a Les Sables d'Olonne)