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“Golden Globe Race”
velista ferito: inviati soccorsi


24-09-2018

È ancora alla deriva in oceano Indiano Tomy Abhilash il velista rimasto immobilizzato dopo avere disalberato il 21 settembre a seguito di una burrasca.

“Golden Globe Race”
velista ferito: inviati soccorsi

È una corsa contro il tempo quella che sta avvenendo ai margini dell'oceano Antartico per cercare di raggiungere quanto prima il 39 enne velista indiano Tomy Abhilash,  ferito e alla deriva. Si trovava al 3° posto della Golden Globe Race, il giro del mondo in solitario effettuato con barche e attrezzature degli Anni 60, quando venerdì 21 settembre è stato investito da una tempesta  con 70 nodi di vento e onde alte oltre 15 metri; era a circa 1.900 miglia a Sud Ovest di Perth, nel punto meridionale più estremo dell'oceano Indiano. A essere colpito dalla burrasca anche un altro concorrente, lo skipper irlandese Gregor McGuck che lo seguiva a circa 100 miglia.

Sia “Thuriya”, la barca di Abhilash che “Hanley Energy Endurance”, quella di McGuck si sono capovolte e hanno disalberato. Ad avere la peggio è stato l'indiano, che ha riportato gravi lesioni alla schiena e non è più in grado di muoversi dalla sua cuccetta. È solo riuscito a inviare brevissimi messaggi di testo agli organizzatori della regata, l'ultimo dei quali dice:  «Non posso muovere le dita dei piedi, non posso mangiare o bere, non riesco a raggiungere la sacca di sopravvivenza».
Immediata è scatta la macchina dei soccorsi internazionali coordinata dal centro di Canberra con le autorità indiane e francesi; “Osiris”, una nave da pesca francese che si trovava in oceano Indiano abbastanza vicina ai 2 velisti è stata dirottata verso l'ultima posizione indicata dallo skipper indiano e dovrebbe raggiungerlo entro lunedì 24 e nella notte di sabato un aereo militare proveniente dalle isole Mauritius ha sorvolato la barca del velista scattando alcune foto dalle quali si vede lo scafo disalberato con l'attrezzatura trascinata in acqua. “Thuriya” è una barca di 9,78 metri, la replica dello “Suhaili” con il quale il velista inglese Robin Knox-Johnston nel 1968 vinse il primo giro del mondo in solitario non stop, regata a cui la Golden Globe Race si ispira.

Le autorità australiane hanno spedito sul luogo anche la fregata “Ballerat de Fremantle” che dovrebbe impiegare almeno 4 giorni per raggiungerlo, e la Marina Indiana ha deviato la rotta della fregata “Satpura” e della petroliera “Ins”, in navigazione al largo dell'Africa del Sud per coadiuvare i socccorsi. Verso Abilash sta facendo rotta anche l'irlandese  McGuck, che sta navigando con un armo di fortuna; è il più vicino ma procede molto lentamente, a circa 3 nodi, e anche lui non potrà raggiungere il ferito prima di lunedì. Al centro di soccorso di Canberra pensano di invitare  McGuck a lasciare la sua imbarcazione e a trasferirsi a bordo di quella di Tomy Abhilash in modo da fornirgli immediata assistenza.

La Golden Globe Race è una regata particolare, organizzata per celebrare i 50 anni del primo giro del mondo in solitario e senza scalo disputato tra il 1968 e il 1969. Tra le regole, quella di servirsi di barche e attrezzature Anni 60: a bordo i concorrenti non hanno quindi strumenti elettronici, gps, chartplotter o telefoni satellitari. Uno di questi è disponibile solo in un kit di emergenza che se aperto squalifica il concorrente. La gara è salpata dal porto francese di Les Sables d'Olonne il 1° luglio con 16 concorrenti; tra ritiri e avarie ne sono rimasti in gara 10. In testa c'è l'anziano fuoriclasse francese Jean-Luc Van Den Heede (73 anni), che ha appena doppiato Capo Leeuween in Australia.

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