aprile2025
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Incentivi per il diporto
lo chiedono le Regioni


05-04-2022

Un documento redatto dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome invoca nuove norme per equiparare i servizi destinati al diporto nautico a quelli del settore turistico

Incentivi per il diporto
lo chiedono le Regioni
Valorizzare l'aspetto turistico della nautica da diporto. Con questo obiettivo la Conferenza delle regioni e delle province autonome ha redatto lo scorso 16 marzo un documento nel quale si evidenzia la necessità di azioni di sostegno per il diporto nautico con facilitazioni fiscali, amministrative e promozionali equiparate a quelle destinate ai servizi turistici sulla terraferma.
Il presupposto è il potenziale indotto economico generato dall'andar per mare in un paese come il nostro caratterizzato da 8.000 chilometri di coste, 285 porti e approdi turistici, oltre 162 mila posti barca nonché da un patrimonio artistico, culturale ed eno-gastronomico di inestimabile valore. 
 
Il documento della Conferenza delle Regioni fa leva sulla recente risoluzione del Parlamento Europeo (Relazione sulla definizione di una strategia dell’UE per il Turismo sostenibile) che invita la Commissione Europea a orientare finanziamenti di sostegno per i porti commerciali e turistici, e a porre in essere iniziative per incentivare il turismo nautico e costiero promuovendo rotte e itinerari ad hoc. 
A beneficiare di supporto dovrebbero essere gli approdi turistici, i Marina Resort e le società di locazione e noleggio di imbarcazioni che dovrebbero essere inquadrate come fornitori di servizi turistici. A ciò si aggiunge la richiesta di specifiche direttive (no Bolkestein) in favore delle concessioni gestite da associazioni sportive e senza scopo di lucro.
 
Il documento presentato dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome pone l'accento su diverse criticità condivisibili. Spiace tuttavia constatare che non sono state richieste azioni dirette in favore dei diportisti privati a partire da una deregulation in materia di certificati, revisioni e dotazioni di sicurezza. Assente anche il tema dei posti destinati al transito oggi ancora soggetti a una normativa penalizzante su tutto il territorio nazionale, così come quello degli scivoli gratuiti per l'accesso al mare di piccole imbarcazioni. 
 
 

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