aprile2025
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La Rochelle: basta B&B in barca!


10-06-2025

Dal 1° giugno stop alle locazioni notturne delle imbarcazioni nel porto francese. E chi speculava prova a fare ricorso al Consiglio di Stato

La Rochelle: basta B&B in barca!
Il porto di La Rochelle ha vietato dal 1° giugno le locazioni notturne delle imbarcazioni attraverso piattaforme come Airbnb, ponendo fine a un'attività che negli ultimi anni ha coinvolto circa 200 barche e 20.000 clienti all'anno.
La decisione della Direzione del porto turistico ha colpito sia proprietari privati che utilizzavano i ricavi per ammortizzare i costi di ormeggio, sia imprenditori che avevano trasformato l'attività in un vero business. Un cambio di rotta drastico da parte dell'approdo, che in origine aveva acconsentito a questa attività, e che ha suscitato malesseri tra chi utilizzava i proventi delle locazioni per coprire i costi e chi aveva acquistato più unità dedicandole esclusivamente a questo tipo di ospitalità.
 
Christian Marbach, presidente del consiglio di amministrazione dell'approdo, ha motivato il divieto con ragioni di sicurezza e problemi di convivenza. "Inizialmente – ha dichiarato – l'iniziativa ci sembrava simpatica, ma progressivamente è diventata un vero business" tanto che diverse persone hanno acquistato barche solo per questo scopo.
Il porto lamenta la saturazione delle infrastrutture e i conflitti di vicinato legati alla presenza di ospiti occasionali senza esperienza nautica. 
 
La normativa consente ancora l'abbinamento tra navigazione ed ospitalità notturna, purché gestito da professionisti qualificati. Il divieto colpisce quindi specificamente gli affitti "statici" - dove l'ospite sale a bordo solo per dormire al pontile senza navigare - mentre permane la possibilità per chi offre una vera esperienza nautica guidata da personale qualificato.
Possono quindi ancora operare: società di charter che offrono pacchetti completi navigazione + pernottamento; scuole di vela che abbinano corsi al pernottamento e operatori professionali con titoli nautici appropriati che non si limitano al semplice "bed & breakfast galleggiante".
 
Distinguo che non piace ad alcune imprese di locazione pura che avevano investito in questo business e che ora hanno fatto ricorso al Consiglio di Stato.
 
Se inquadrata nel più ampio contesto della proliferazione incontrollata degli affitti brevi che sta interessando l'intera Europa, la decisione del porto di La Rochelle appare tutt'altro che ingiustificata. L'esplosione del fenomeno Airbnb nautico rischia infatti di snaturare completamente la vocazione degli approdi trasformandoli da luogo di transito e passione marinara in semplice parcheggio galleggiante per turisti occasionali. Soprattutto se si tratta di approdi caratteristici come quello di La Rochelle. 
 
Quando l'attività supera la soglia dell'utilizzo privato per diventare speculazione immobiliare, è inevitabile che si generino distorsioni. 
È il problema che viviamo ormai tutti anche sulla terraferma dove i condomini non sono più luoghi di condivisione, ma alberghi diffusi in cui convivono forzatamente residenti e turisti con bisogni agli antipodi. 
 
 

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