L'industria festeggia, i circoli velici non proprio
Cantieri ai massimi regimi ma diportisti in calo: paradosso britannico che rispecchia tendenza globale
Il settore nautico vive un paradosso stridente: i cantieri suonano le fanfare proclamando i risultati di una produzione ai massimi regimi, mentre il numero dei diportisti cala progressivamente. L'ennesima conferma di questo andamento, che abbiamo approfondito anche nei giorni scorsi nell'articolo Nautica a natalità zero su Bolina 2, arriva oggi dall'Inghilterra dove, mentre British Marine celebra i successi dell'industria, la Royal Yachting Association testimonia un drammatico declino nella partecipazione.
Da una parte, dunque, il comparto produttivo britannico esalta la propria resilienza con la produzione di superyacht oltre i 24 metri (salita da 40 a 60 unità tra 2021 e 2024) e di tender di lusso; dall'altra il RYA ha sentito l'esigenza di lanciare un sondaggio diretto all'utenza per conoscere le ragioni di una costante diaspora di praticanti. Speriamo di poterne condividere presto il risultato perché in questo, possiamo dirlo senza timore d'essere smentiti, tutto il mondo è paese.
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