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Naufragio "Erika" risarcimenti milionari


19-01-2008

Il Tribunale di Parigi ha condannato il 16 gennaio i responsabili del naufragio della nave che causò danni alle coste del golfo di Biscaglia (Francia) a pagare 192 milioni di euro. Colpevoli: la Total, l'armatore italiano e l'Ente classificatore RINA.

Naufragio "Erika" risarcimenti milionari
È stato il più grande disastro ambientale, quello procurato dal naufragio dell'"Erika", nave maltese, che il 12 dicembre del 1999 si spezzò in due a causa di una burrasca, nella costa del golfo di Biscaglia con il riversamento di migliaia di tonnellate di petrolio. Il 16 gennaio il Tribunale di Parigi ha emesso la sentenza e condannato i responsabili. Alla società petrolifera Total, responsabile per "marcata e sconsiderata colpa", è stata inflitta un'ammenda di 375000 euro. Questa sentenza autorizza le associazioni ambientaliste e le regioni danneggiate a richiedere risarcimenti. Sono stati anche condannati, al pagamento dell'ammenda di 75000 euro, l'armatore e il gestore italiani Giuseppe Savarese e Antonio Pollara, perché i lavori effettuati alla nave erano "al risparmio". Coinvolta anche la la società di classificazione, Registro Navale Italiano (Rina), condannata a pagare 375000 euro di ammenda. Ma la "multa" più elevata che i condannati dovranno versare, le società e le persone ritenute dal Tribunale di Parigi responsabili del naufragio, riguarda il risarcimento alle parti civili, pari a 192 milioni di euro che andranno alle regioni del golfo di Biscaglia, tra cui la Bretagna e la Normandia, danneggiate dai riversamenti del petrolio provenienti dalla "Erika". Inoltre alla Lega per la protezione degli uccelli (LPO) andranno 68000 euro, e il WWF-Francia e Greenpeace-Francia avranno ognuno 33000 euro.

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