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Nautico-Barcolana
prosegue la querelle


15-04-2020

Una ulteriore nota di Confindustria Nautica nega la sovrapposizione tra gli eventi di Genova e Trieste e difende una scelta per la sopravvivenza di molte aziende del settore

Nautico-Barcolana
prosegue la querelle
Il precedente: il 9 aprile giungeva una nota da parte di Confindustria Nautica e del CdA dei Saloni Nautici che annunciava lo slittamento della 60° edizione del Salone Nautico di Genova. La più importante fiera di settore si sarebbe svolta dal 1° al 6 ottobre anziché dal 17 al 22 settembre.
Nello stesso comunicato si paventava la possibilità di estendere la durata dell'evento a 9 giorni, da sabato 3 a domenica 11 ottobre.
Al comunicato rispondeva il giorno seguente Società Velica Barcola e Grignano, organizzatrice della Barcolana, in programma a Trieste dal 3 all'11 ottobre, criticando la scelta unilaterale di Confindustria Nautica e individuando nella sovrapposizione tra gli eventi un danno per tutto il settore.
 
La replica è affidata a una ulteriore nota di Confindustria Nautica nella quale si specifica che il Nautico si svolgerà dal 1° al 6 ottobre e che pertanto non vi è alcuna sovrapposizione tra gli eventi (a dire il vero resta, seppure parziale, dal 3 al 6 ottobre). Il prolungamento delle giornate espositive dal 3 all'11 ottobre, che effettivamente causerebbe invece la perfetta sovrapposizione con Barcolana, è "una possibilità meramente eventuale e limitata al caso in cui il governo imponesse eccezionali misure di contingentamento del pubblico. Misure che, peraltro, ove imposte metterebbero probabilmente a rischio lo svolgimento di manifestazioni sportive", come la Barcolana, appunto.
 
"Di fronte a un simile stato di necessità, straordinarietà e drammaticità economica e occupazionale del settore come del Paese – prosegue la nota –  Confindustria Nautica non può che stupirsi della reazione scomposta del Presidente Gialuz e dell’organizzazione della Barcolana per l’eventuale vicinanza dell’evento di Genova alla regata velica di Trieste. Dalla difesa del Salone Nautico, massima vetrina di una filiera produttiva con 180.000 addetti e che, a causa del blocco della produzione già rischia alcune migliaia di posti di lavoro, dipende la sopravvivenza di molte delle aziende del settore. Di fronte a un simile stato di necessità, straordinarietà e drammaticità economica e occupazionale, del settore come del Paese, Confindustria Nautica non può che stupirsi della reazione scomposta del Presidente Gialuz e dell’organizzazione della Barcolana per l’eventuale vicinanza dell’evento di Genova alla regata velica di Trieste. “Non crediamo che le aziende e le decine di migliaia di lavoratori del nostro settore meritino un attacco come questo”, dichiarano Saverio Cecchi, Presidente di Confindustria Nautica, e Carla Demaria, Presidente de I Saloni Nautici".
 

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