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Ocean Globe Race
Malingri fuori dai giochi


11-01-2024

Lo skipper italiano rassegna le dimissioni. Avrebbe inviato 3 vele in riparazione senza l'autorizzazione dell'organizzazione. Un errore che ha causato a Translated 9 una penalità di 172 ore, poi ridotte a 72

Ocean Globe Race
Malingri fuori dai giochi
Burrasca alla vigilia della partenza della terza ed ultima tappa di The Ocean Globe Race, in programma a Auckland venerdì 14 gennaio. Non meteorologica, ma burocratica.
Vittorio Malingri, co-skipper e preparatore della barca italiana Translated 9, rassegna le dimissioni ed esce di scena dopo che allo Swan 65 italiano è stata notificata una penalità di 172 ore per tre vele inviate in riparazione senza preavviso e senza approvazione dell'organizzazione, come invece richiesto dal Regolamento di Regata.
 
Secondo quanto riportato dalla società McIntyre Adventures, organizzatrice di questo giro del mondo rievocativo della Whitbread del 1973-74, nel corso delle indagini seguite all'accusa di altri team in gara, Malingri avrebbe affermato che le vele di Tralsated 9 non erano state rimosse e si trovavano a bordo della barca, mentre in realtà è poi risultato che le stesse erano state consegnate al velaio già tre giorni prima. Di fronte a ciò il navigatore avrebbe infine ammesso l'errore.
 
Sulla base di ciò, al team italiano è stata applicata una penalità di 72 ore per le tre vele inviate senza l'autorizzazione dell'organizzazione, più una di 100 ore è per la falsa dichiarazione. Poiché, però, Malingri avrebbe agito in autonomia, contrariamente a quanto convenuto col proprio team e l'armatore, la penalità di 100 ore è stata sospesa, a condizione che la squadra italiana non sia protagonista di altre violazioni. 
 
A seguito di ciò Malingri si è dimesso.
 
"Il nostro co-skipper Vittorio Malingri – ha dichiarato Macro Trombetti, l'armatore di Translated 9 – si è appena dimesso. Nella sua lettera di dimissioni, ammette il suo errore di valutazione e la dichiarazione errata riguardante una delle regole dell'OGR, una regola tecnica concernente la riparazione delle vele. Questo errore potrebbe causare una grave penalità e, di conseguenza, danneggiare la nostra partecipazione alla regata. 
Apprezzo la decisione di Vittorio di assumersi piena responsabilità e desidero ringraziarlo per la sua straordinaria performance come velista nelle prime due tappe. Stiamo conducendo un'indagine interna per valutare dettagliatamente quanto accaduto. Nel frattempo, apprezziamo il sostegno che stiamo ricevendo e sappiamo di avere molte opzioni per garantire una grande performance nella terza tappa".
 
Vittorio Malingri ha dunque fatto i bagagli ed è sbarcato da Traslated 9, non prima però di concedersi un lungo sfogo su Facebook di cui riportiamo alcuni stralci:
 
"Sono fuori dal gioco. La notizia delle mie dimissioni ha scatenato l'inferno in Italia e per me è un danno inestimabile, ma per come la vedo io siete voi, seguaci e amici, coloro che devono giudicare. Siete bravi, intelligenti e indipendenti e per farlo dovete avere il quadro completo (...) leggere le ragioni di tutti. Per il momento non vi do le mie perché suppongo di essere il colpevole (...). Aiutare il progetto Translated 9 è stata una delle esperienze più positive e intense della mia vita velica, un amore e un divertimento infiniti.
Non mi sento male ora, ok sì per il problema causato al team, ma non sono preoccupato delle prestazioni che avranno e non ho dubbi che Translated 9 dominerà fino alla fine.
La nostra inaspettata performance ha fatto letteralmente impazzire i nostri avversari. Noi, esattamente come i "Messicani" di Sayula, in principio non eravamo considerati una minaccia per le altre barche di classe e di flotta (...). Ora sono tutti impazziti e l'unico modo che hanno per fermarci è la burocrazia.
Siamo costantemente sotto attacco e oggetto di sospetti: il nostro rating è falso, trucchiamo le carte... ogni giorno parliamo con qualcuno che dubita della nostra lealtà.
Non è assolutamente questo lo stile che mi piace tra i concorrenti; deriva dalle regate tra le boe ed è completamente estraneo alla vela in solitario e in doppio, dove invece i partecipanti si supportano a vicenda. 
Anche noi siamo a conoscenza di molte cose non regolari su altre barche, bompressi, certificati errati, apparati non consentiti, ma non ci interessa: ci facciamo i fatti nostri. Diciamo la nostra navigando, non discutendo, andiamo più veloci di loro con una barca più lenta rispetto alle loro, perché siamo degli ottimi preparatori di barche e navigatori oceanici, perché Marco ha scelto la barca più intelligente sulla carta e nella realtà.
Mi divertirò ancora di più da spettatore osservando come si comporteranno le mie "signore e signori" di Translated 9 senza la "Vecchia Tigre" che gli urla dietro. Probabilmente è giusto così, dato che sono stato coinvolto sin dall'inizio come supporto, non per comandare. Il progetto è principalmente il loro, non il mio. Loro sono gli umani, io la bestia, lo sanno tutti
 
Translated 9 è una realtà meravigliosa. L'equipaggio è più forte che mai. L'azienda Translated è qualcosa a parte per la filosofia umana che l'anima e per le immense competenze nel risolvere qualsiasi problema, questo incluso.
Marco Trombetti è un vero amico, non si arriva mai a conoscere così profondamente qualcuno in così poco tempo come succede quando si naviga per giorni (...). Ci sono pochi Marco in questo pianeta, è un onore e una grande scuola aver costruito e condiviso così tanto con lui.
Sono la mia famiglia e i miei migliori amici; posso commettere errori ma non posso deluderli. È un piacere per me farmi da parte e proteggerli dallo stile con cui l'organizzazione di gara comunica questo tipo di cose. Tutto questo problema deriva da me solo, loro non sapevano nulla al riguardo.
 
Equipaggio di Translated 9, sapete che ci sono state buone ragioni per ciò che ho fatto, ma agire in quel modo ha causato una penalità che anche voi dovete pagare. Mi dispiace. Il più grande dispiacere possibile.
Ma la cosa peggiore è che come leader vi ho dato un cattivo esempio. 
Siete tutti giovani e puliti, crescete intelligenti ma rimanete così perché la legge della vita reale è: "ciascuno di noi crea il proprio destino con le sue azioni e le sue parole". Non c'è via di fuga da questo.
Vi voglio bene. Siete la mia grande famiglia, tutti voi, a bordo, a terra e in ufficio. È stato un onore e un piacere veleggiare con voi tutti nei Quaranta ruggenti.
Cani pazzi e Tigers 9: attaccate sempre come se non ci fosse domani. Ce la farete.
Divertitevi a farlo.
Vecchia Tigre"
 
Con una penalità di 72 ore, ovvero 3 giorni, la posizione di vantaggio di Translated 9 potrebbe non essere intaccata. Il team italiano ha ancora tutte le carte in regola per vincere anche perché non è l'unica barca ad aver accumulato ore di penalità per aver inviato le vele in riparazione. 
In base al regolamento di regata, infatti, tale intervento è consentito purché, oltre al preavviso all'organizzazione e si sia disposti a scontare 12 ore dal risultato di tappa per ogni vela inviata. Allo stato attuale hanno usufruito di questa possibilità diversi i team tra cui Explorer (48 ore di penalità), Neptune (36 ore di penalità), Outlow (12 ore di penalità), Pen Duick (12 ore di penalità) e Sterna (12 ore di penalità).
 
Resta da capire come si riorganizzerà ora l'equipaggio di Translated 9 senza la sua "Vecchia Tigre", ma l'ottimismo è d'obbligo. Forza Translated 9!
 
 
 
 
 

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