Uno studio condotto da Global Fishing Watch ha rivelato che il 75% dei pescherecci industriali del mondo opera in modalità "invisibile", sfuggendo cioè ai sistemi di tracciamento e ai controlli internazionali. La ricerca, pubblicata il 3 aprile, ha analizzato circa 2 milioni di gigabyte di immagini satellitari raccolte tra il 2017 e il 2021, creando la prima mappa globale del traffico marittimo in alto mare. I dati mostrano che la maggior parte di queste "navi fantasma" opera principalmente in Africa e nell'Asia meridionale. E c'è di più, mentre i dati ufficiali suggeriscono che Asia ed Europa abbiano flotte e volumi di pesca comparabili, le immagini satellitari rivelano una distribuzione completamente diversa, con sette pescherecci operativi in Asia per ogni singola unità europea. Tutto ciò rappresenta una seria minaccia per la gestione sostenibile delle risorse marine e per la protezione delle aree protette, dove per altro è stata rilevata un'alta concentrazione di attività di pesca non dichiarata. Oltre ai pescherecci, lo studio ha evidenziato che anche il 25% delle navi adibite al trasporto di combustibili opera senza essere rilevata dai sistemi di tracciamento pubblici.