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"Ostar" a metà percorso
Andrea Mura in testa alla flotta


06-06-2017

Lo skipper sardo su "Vento di Sardegna" è primo nella transatlantica da Plymouth a Newport; Michele Zambelli, l'altro italiano in gara, si trova in quarta posizione.

"Ostar" a metà percorso
Andrea Mura in testa alla flotta

Nono giorno di regata per la Ostar e Andrea Mura rafforza la sua posizione al comando di questa transatlantica in solitario di 2.850 miglia. Le 21 barche in gara, di cui 6 iscritte alla TwoStar (in doppio), salpate il 29 maggio da Plymouth (Inghilterra) e dirette a Newport (Stati Uniti) hanno dopo poche miglia dovuto fare i conti con una forte perubazione in avvicinamento, optando per lo più verso settentrione per evitarla. Anche lo skipper cagliaritano, vincitore in tempo reale dell'edizione del 2013, ha messo la prua verso Nord, spingendosi fino a 58 gradi di latitudine, mai nessun velista nella storia della competizione era arrivato così a settentrione. Una rotta ardita per aggirare il maltempo che comunque non gli ha evitato di incontrare onde alte che hanno causato diversi problemi all'Open 50 “Vento di Sardegna”, tra i quali il danneggiamento del cupolino che protegge il pozzetto, la rottura dell'antenna della radio Vhf e di un candeliere in titanio. Dopo la virata verso Sud, Mura ha comunque potuto mantenere velocità oltre gli 8 nodi, acquisendo un vantaggio di circa 300 miglia sul secondo. Per il traguardo mancano ancora 1.450 miglia.

Gli skipper che hanno seguito una rotta a Nord non si sono comunque allontanati come il velista sardo dall'ortodromica (la rotta ideale). Tra questi c'è anche Michele Zambelli, l'altro italiano in gara che a bordo del Class 950 “Illumia” si trova attualmente al 4° posto, con un ritardo di circa 370 miglia su Mura ma a soli 50 miglia dal terzo, il Sun Fast 3600 “Bam” dell'irlandese Conor Forgety. Intanto a poco più di metà gara sono già sei le barche che si sono ritirate, segno della dura selezione che contraddistingue da sempre questa regata. Le previsioni meteorologiche intanto confermano almeno altre due perturbazioni da affrontare prima del traguardo, l'esito della gara è quindi ancora imprevedibile.

(Angelo Sindoni)

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