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Passaggio a Capo Verde per il Vendée Globe


19-11-2008

Arrivata alle isole di Capo Verde, la flotta dei solitari del giro del mondo è alle prese con difficili scelte di rotta. Opzioni che hanno una forte importanza strategica. In testa al gruppo c'è il francese Loïck Peyron.

Passaggio a Capo Verde per il Vendée Globe
Il difficile passaggio delle isole di Capo Verde, in oceano Atlantico, sta spaiando la flotta del "Vendèe Globe", il giro del mondo in solitario senza scalo salpato il 9 novembre da Les Sables d'Olonne (Francia). L'approccio con l'arcipelago infatti si presta a tattiche differenti, con opzioni di rotta che possono passare a Est o Ovest delle varie isole, piuttosto vicine. E infatti il terzetto di testa della flotta, costituito da Loïck Peyron su "Gitana Eighty", Jean Le Cam ("Vm Matériaux") e Sébastien Josse ("BT"), separati da meno di 30 miglia, si è già inserito tra le isole con rotte diverse. A pagare meglio è stata la scelta di Loïck Peyron uscito dall'arcipelago in testa al gruppo, seguito a poche miglia da Jean Le Cam. In queste ore, sta transitando il resto della flotta. Intanto stanno guadagnando miglia anche i quattro navigatori che sono dovuti tornare indietro a Les Sables d'Olonne, per fare fronte ad alcune avarie, ora di nuovo in gara. Si tratta di Dominique Wavre su "Temenos", di Michel Desjoyeaux su "Foncia", di Bernard Stamm a bordo di "Cheminées Poujoulat" e di Derek Hatfield su "Algimouss Spirit of Canada". Il più agguerrito si sta rivelando Desjoyeaux, che sta rimontando la coda della flotta e ora si trova al 19° posto a 650 miglia dal primo. Hanno definitivamente abbandonato la regata invece quattro concorrenti: Kito de Pavant su "Groupe Bel" (disalberata), Yannick Bestaven su "Aquarelle.com" (disalberata), Marc Thiercelin su "DCNS" (disalberata) e Alex Thomson su "Hugo Boss" (danni strutturali). Semplice quanto spietato il percorso del "Vendée Globe" lanciato nel 1968 dal quotidiano inglese Sunday Time: i solitari scendono l'Atlantico fino a doppiare capo di Buona Speranza, quindi varcano la porta dell'oceano Indiano, dopodiché lasciano a sinistra capo Leeuwin ed entrano in Pacifico passando a Sud della Tasmania e della Nuova Zelanda; dopo avere circumnavigato l'Antartide, doppiano il celebre Capo Horn, e si preparano per l'ultima corsa che li riporta in Atlantico fino al traguardo di Les Sables d'Olonne. Anche in questa sesta edizione è stata confermata una sola classe per tutti i concorrenti: si tratta degli Open 60 (18,28 m), bolidi a vela costruiti in carbonio con superfici veliche di 400 metri quadrati, concepiti per essere abbastanza leggeri da sfruttare anche i venti più deboli e al tempo stesso solidi al punto di resistere ai mari formati delle basse latitudini.

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