World Sailing Trust lancia un sondaggio per stabilire quanto il design di barche e attrezzature possa ostacolare ma massima inclusività nella vela
World Sailing Trust, organizzazione benefica internazionale presieduta dalla navigatrice inglese Dee Caffari e nata in seno alla Federazione mondiale della vela per promuovere la massima inclusività nella vela, ha lanciato un sondaggio volto a raccogliere dati su quanto la progettazione in ambito nautico incida o possa incidere in favore della parità di genere.
Come potrebbe essere infatti raggiunto l'anelito della cosiddetta gender equality se i mezzi e gli strumenti che si impiegano per competere non fossero progettati appositamente per garantire una concorrenza leale, inclusiva, paritaria e rispettosa per gli atleti di tutti i sessi?
L'indagine si concentra su due temi principali: la progettazione delle barche e quella dell'abbigliamento tecnico. I risultati saranno pubblicati segnalando, laddove rilevati, evidenti casi di disuguaglianza. Il che, specificano da World Sailing Trust, non vuol essere una mera caccia alle streghe ma un incentivo per i produttori a impegnarsi per superare una volta per tutte le barriere di genere.
Nello sviluppo del sondaggio
World Sailing Trust è stata supportata da
Women Who Sail, comunità internazionale di 50.000 donne che fornisce risorse e sostegno per abbattere la diversità di genere nella vela, e
The Magenta Project che ha sviluppato percorsi e programmi di tutoraggio per il gentil sesso in ambito nautico.
Il sondaggio è aperto a tutti i naviganti e può essere compilato al link sottostante