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Rapallo: nuovi interventi
per rimuovere le barche


03-01-2019

Un accordo tra le compagnie assicuratrici consente di riprendere in modo coordinato il recupero delle centinaia di relitti ancora sommersi in porto.

Rapallo: nuovi interventi
per rimuovere le barche

Il nuovo anno inizia con una svolta per il porto di Rapallo, ancora assediato da centinaia di relitti di barche affondate o trascinate a terra dalla mareggiata che tra il 29 e il 30 ottobre scorsi ha investito la città ligure. Un accordo raggiunto dalle varie compagnie assicurative coinvolte nell'evento permetterà infatti di gestire le rimozioni in blocco senza dovere negoziare ogni danno caso per caso. Giovedì 3 gennaio inizieranno quindi le operazioni di livellamento del fondale a iniziare dalla foce nei pressi del torrente San Fracesco in modo da creare un canale di sicurezza in cui far transitare pontoni e mezzi di recupero. I danni stimati sono ingenti, si parla di circa 700 milioni di euro tra yacht danneggiati e lesioni alle infrastrutture.
Delle 420 unità affondate o fuori uso ne sono state rimosse solo 225, molte sono quelle che hanno strappato gli ormeggi dal porto Carlo Riva (su 337 unità presenti, solo 132 hanno resistito alle onde), altre si trovano nella parte pubblica del porto cittadino. Una ventina sono ancora quelle in superficie, sul lungomare o sugli scogli. Il Comune di Rapallo ha anche iniziato a inviare una serie di diffide agli armatori che non hanno rimosso la propria barca, soprattutto ai proprietari di quelle che ostacolano le operazioni di recupero.
Intanto va avanti l'inchiesta della procura della Repubblica di Genova riguardo al crollo della diga di protezione del porto Carlo Riva, così come l'esposto presentato dall'associazione Codacons per lo stesso evento; negli ultimi giorni si è aggiunto anche un ricorso al Tribunale Civile di Genova presentato da un armatore.

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