Scuola vela a Napoli
per giovani meno fortunati
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Il team "Mascalzone Latino" alla guida di Vincenzo Onorato promuove una nuova iniziativa dedicata all'insegnamento della disciplina velica nella città partenopea.
Una nuova scuola di vela nella città di Napoli dedicata ai giovani meno fortunati. Questa l'ultima iniziativa promossa dal consorzio "Mascalzone Latino" attualmente impegnato nelle 32° edizione della "Coppa America" in scena a Valencia, Spagna. Per presentare la scuola intitolata "Mascalzone Latino" da venerdì 2 febbraio è esposta nel porto della città partenopea presso la Darsena Acton (Molo Beverello) "Mascalzone Latino Ita 55" una delle barche acquistate dal team guidato da Vincenzo Onorato per l'edizione 2002/2003 della "Coppa America", che è stata appositamente riallestita con la stessa "livrea" degli attuali scafi di "Mascalzone Latino" che correranno da aprile a Valencia.
La scuola velica, voluta da Vincenzo Onorato, avrà tra gli istruttori tutti velisti professionisti e campioni di vela e sarà indirizzata esclusivamente ai ragazzi dagli otto anni in su con problemi economici.
«La scuola di vela - ha dichiarato lo stesso Vincenzo Onorato - sarà per questi ragazzi un'occasione per sperimentare, al di là delle lezioni di vela, il lavoro di gruppo, il significato di agonismo e competizione unita ad onestà e rispetto per gli altri, nella speranza di offrire loro una grande opportunità: di dedicarsi ad uno sport, mettere passione ed impegno in qualcosa che potrebbe insegnare loro un nuovo mestiere o magari trasformarli in campioni della vela».
Intanto a Valencia il 30 gennaio è stata varata la nuova imbarcazione del team "Ita 99" nell'ambito di una cerimonia piuttosto familiare alla quale hanno assistito i soli protagonisti della sfida in "Coppa America". Madrina dell'evento è stata Lara Ciribì Onorato, moglie dell'armatore.
"Mascalzone latino Ita 99" era giunta alla base spagnola del team lunedì 22 gennaio dopodiché è stata armata a tempi di record per iniziare al più presto i test con la barca precedente, Ita 90. Come richiesto dal regolamento lo scafo di Ita 99 è stato costruito in Italia, presso la Marine Composite di Andora (Savona), e quindi trasferito e completato alla Green Marine di Lymington (Inghilterra), uno dei leader mondiali delle costruzioni in materiali compositi.
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