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Servizi igienici di bordo: scarichi vietati lungocosta


24-08-2005

Una Direttiva del ministero dell'Ambiente invita le Capitanerie a disciplinare gli scarichi delle barche. La Liguria tra le prime a recepirla. Consentito lo smaltimento dei liquami solo oltre le tre miglia dalla costa. Severe le sanzioni.

Servizi igienici di bordo: scarichi vietati lungocosta
Per le unità da diporto diventa rischioso scaricare i liquidi dei servizi igienici in prossimità di zone balneabili, nei porti, nei marina o nelle zone riservate all'ormeggio. A invitare le Capitanerie di Porto a operare un giro di vite sull'inquinamento causato dagli scarichi delle barche, anche da diporto, è arrivata lo scorso 29 luglio una Direttiva del ministro dell'Ambiente Altero Matteoli. Nel provvedimento, alla luce delle norme internazionali dettate dalla convenzione "Marpol 73/78", si sollecitano infatti le autorità marittime a emettere specifiche ordinanze per disciplinare lo scarico prodotto dai liquami di bordo sia delle navi che delle unità da diporto. Tra le prima a recepire la Direttiva è stata la Capitaneria di Porto di Genova che, con Ordinanza n. 252 dello scorso 11 agosto, ha vietato sul territorio ligure a tutte le unità da diporto di effettuare scarichi in mare dei servizi igienici di bordo "nelle acque portuali, negli approdi, presso gli ormeggi dedicati alla sosta ed entro la zona di mare destinata alla balneazione per una distanza di 200 metri dalle spiagge e 100 metri dalle scogliere". Le barche omologate a trasportare fino a 15 persone, dotate di servizi igienici, possono effettuare lo smaltimento degli scarichi (non trattati) navigando oltre le tre miglia dalla costa, tenendo rotta fissa e alla massima velocità (comunque non inferiore ai tre nodi). Le barche omologate a portare più di 15 persone, invece, possono effettuare lo scarico in mare oltre le 3 miglia delle sole acque trattate con appositi disinfettanti, mentre per quelle non trattate devono spingersi oltre le 15 miglia dalla costa prima di liberarsene. È previsto poi il divieto assoluto di scarico, indipendentemente dalla distanza dalla costa, nell'Area Marina Protetta di Portofino ed è stato introdotto l'obbligo di versare i liquami negli appositi impianti di raccolta, se l'unità fa scalo in porti che ne sono provvisti. Per i trasgressori sono previste multe da 207 a 1.033 euro. (fa.co.)

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