Soldini: Mari Cha IV
record imbattibile
Maserati ha perso oltre 300 miglia nella tabella di marcia utile a battere il primato di traversata atlantica da Ovest a Est. Il team italiano rinuncia e fa rotta verso le Azzorre.
“Abbiamo deciso di abbandonare il tentativo di record del nord Atlantico”. È Giovanni Soldini che nella serata di martedì 21 ottobre a bordo di Maserati, annuncia che il record di traversata atlantica da New York a Lizard Point è sfumato. Dopo una estenuante attesa di oltre tre mesi utili a trovare condizioni meteo ideali a sfidare il primato di velocità detenuto da Mari Cha IV, che nel 2003 percorse 2.880 miglia in meno di 6 giorni, 17 ore, 52 minuti e 39 secondi, Maserati e il suo equipaggio di 9 uomini erano partiti il 17 ottobre. «Purtroppo - ha dichiarato lo skipper milanese - il fronte freddo che stavamo inseguendo fin dalla partenza ha improvvisamente accelerato, ci ha superato e noi, malgrado gli sforzi e l’impegno, siamo stati inglobati da una zona con poco vento. Abbiamo provato per qualche ora a navigare con questo Nord Ovest, ma abbiamo presto capito che non ce l’avremmo fatta. Ce lo confermano tutti i modelli meteo scaricati e le simulazioni fatte. Siamo ovviamente dispiaciuti, ce l’abbiamo messa tutta, non è andata come speravamo, ma in mare non siamo noi a comandare. Ora facciamo rotta verso le Azzorre per un veloce stop tecnico che ci permetterà di rifornirci di cibo, di cui siamo a corto. Dopodiché porteremo Maserati in Italia”.
È la seconda volta (la prima fu nel maggio del 2012) che Soldini e Maserati si confrontano con questo primato, purtroppo senza esito. Il Vor 70 del resto, per quanto capace di arrivare a velocità di oltre 30 nodi, è lungo 21 metri, esatamente la metà di Mari Cha IV. Una gara impari se non si può contare su condizioni meteorologiche ottimali (o meglio eccezionali) che, per quanto i modelli matematici consentano di analizzare, risulteranno sempre un terno al lotto su un percorso di circa 3.000 miglia.
C'è da dubitare che Maserati tornerà a misurarsi con questo primato. Per Soldini e il suo ormai collaudato equipaggio sarebbe piuttosto ora di cominciare a parlare seriamente di Volvo Ocean Race. Una cosa infatti è affrontare mare, vento e cronometro, un'altra competere ad armi pari con altri equipaggi nel più importante giro del mondo della storia della vela. E godendo del tifo appassionato di milioni di itailani, gli sponsor sarebbero davvero sulla bocca di tutti.
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