Anche senza lo strallo principale e con una profonda crepa nella paratia davanti all'albero Giovanni Soldini e Pietro D'Alì, impegnati a bordo del Class 40 Telecom Italia nella "Solidaire du Chocolat" (transatlantica da St. Nazaire, in Francia a Progreso, in Messico), proseguono la loro marcia a 2230 miglia dal traguardo, superando Cheminées Poujoulat (Jourdren-Stamm) e passando in seconda posizione dietro Initiatives-Novedia (De Lamotte e Hardy). Alzato il gennaker i due navigano a 10 nodi con 20 nodi di vento da Sud Est in direzione di St Barth, isola a 680 miglia di distanza che i concorrenti devono lasciare per regolamento a dritta e dove i due velisti italiani faranno scalo uno tecnico di meno di tre ore (pit stop) per riparare lo strallo. «Mancano ancora tre giorni - ha dichiarato Soldini - all'arrivo a St Barth. Nel frattempo decideremo il da farsi. Anche perché oltre al problema dello strallo si è formata anche una brutta crepa sulla paratia davanti all'albero. Le possibilità sono molte. Possiamo tentare una riparazione dello strallo da bordo ma solo se incontriamo una zona di piatta. Se le condizioni non lo consentono è impensabile salire in testa d'albero mollando le sartie. Io e Pietro stiamo prendendo in considerazione l'ipotesi sia di un rapido pit-stop a St Barth sia di un'eventuale ritiro dalla regata, soprattutto se la crepa dovesse allargarsi. Ma fino all'ultimo venderemo cara la pelle».