Sui Grand Soleil
soffia vento di tempesta
Il prestigioso marchio del Cantiere Del Pardo è stato messo in vendita dal Gruppo Bavaria. Troppo oneroso continuare a sostenerlo. I lavoratori in cassa integrazione.
Uno dei marchi storici della vela italiana rischia di affondare. L’aministratore delegato del gruppo tedesco Bavaria ha infatti comunicato di avere messo in vendita i Grand Soleil del Cantiere del Pardo, tra i più prestigiosi costruttori di imbarcazioni a vela nel nostro Paese. La gestione dell’azienda sarebbe diventata troppo onerosa, soprattutto a fronte della forte contrazione di vendite causata dal perdurare della crisi economica.
Il gruppo Bavaria aveva rilevato il marchio Grand Soleil insieme a quello della Dufour nel 2011, quando già il Cantiere Del Pardo si trovava in stato di sofferenza finanziaria e in procedura di concordato preventivo. È seguita in questi due anni una radicale cura di risamento e ristrutturazione, con investimenti di circa 40 milioni di euro e il lancio di molti nuovi modelli che avrebbero dovuto potenziare il segmento “performance” del gruppo tedesco. Ma la lunga recesssione economica europea e soprattutto la radicale stagnazione del mercato nautico italiano, ha ora indotto Bavaria a gettare la spugna.
«Dato che la nostra priorità è e rimane Bavaria – ha detto Constantin von Bülow, amministratore del gruppo – abbiamo deciso di non impiegare altri capitali nei Grand Soleil. Questo ci consentirà di concentrare gli sforzi su Bavaria in modo che la società sia nelle migliori condizioni strategiche quando il mercato darà segni di ripresa».
In attesa di trovare nuovi investitori, intanto per i lavoratori del cantiere è scattata la cassa integrazione, che dovrebbe almeno salvaguardare livelli occupazionali e la professionalità delle maestranze.
La nascita del Cantiere del Pardo risale al 1974 con il primo stabilimento di Bologna e la realizzazione di barche apprezzate in tutto il mondo, come il Grand Soleil 34 firmato dal francese Jean Marie Finot. Poi il trasferimento a Forlì e il consolidamento di una produzione che porterà il cantiere a diventare il maggior costruttore italiano di barche a vela. Si stima che siano oltre 2.500 le sue unità che navigano nel mondo. Una lunga rotta, quella del cantiere romagnolo, che incrocia ancora una volta una tempesta che lo mette alla prova.
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