"The Artemis Transat"
buon avvio
per Soldini
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Domenica 11 maggio è partita da Plymouth la celebre transatlantica in solitario. Tra i Class 40 c'è anche "Telecom Italia" di Giovanni Soldini, che si è portato subito tra le prime posizioni.
Il colpo di cannone è stato esploso domenica 11 maggio alle ore 14 locali (le 15 in Italia). In quel momento, nelle acque antistanti il porto di Plymouth ha preso il via la transatlantica in solitario "The Artemis Transat", una delle prove più impegnative della vela internazionale, meglio conosciuta come "Ostar", che si svolge ogni quattro anni dall'Inghilterra agli Stati Uniti. Sulla linea di partenza c'erano 24 skipper, di cui 13 a bordo dei veloci monoscafi Open 60 Imoca (18 m) e 11 sui nuovi Class 40 (12 m).
Buon avvio di regata per Giovanni Soldini, l'unico italiano in gara, a bordo del suo Class 40 "Telecom Italia", che si è portato subito tra le prime posizioni. Soldini è alla sua quinta partecipazione alla "Transat", regata in cui lo skipper milanese vanta tra l'altro una vittoria conquistata nel 1996 a bordo dell'Open 50 "Telecom Italia".
Tra gli Open 60, guidano la flotta i due francesi Vincent Riou, a bordo di "Prb", e Sébastien Josse, a bordo di "BT". Dietro di loro c'è un altro francese, Loïck Peyron, al timone di "Gitana Eighty". Nella stessa categoria di barche ci sono in gara altri famosi skipper, come il francese Michael Desjoyeaux, vincitore nell'edizione del 2004 della "Transat" tra i trimarani Orma 60 e la francese Dee Caffari, che nel 2006 ha effettuato il giro del mondo senza scalo in solitario contro le correnti e i venti dominanti.
I punti di arrivo delle due categorie di barche partecipanti alla regata sono Boston per gli Open 60 e Marblehead, 18 miglia più a Nord, per i Class 40. Per tutti i concorrenti si tratta di un percorso di circa 2.800 miglia, da effettuare a una latitudine Nord al di sopra dei 40 gradi, contro venti e correnti dominanti e in cui non è raro incontrare banchi di iceberg e lastre di ghiaccio (i cosidetti "growler").
Proprio a causa di quest'ultimo pericolo, la cui probabilità sembra essere aumentata in questi ultimi giorni, il Comitato di regata ha deciso di modificare verso Sud la rotta della regata, allungando di altre 200 miglia il percorso.
La "Transat" nasce con il nome di "Ostar" nel 1960 da un'idea del colonnello inglese H. G. Hasler. Tra i promotori di quella prima edizione, oltre al quotidiano "The Observer", c'era anche il celebre navigatore Sir Francis Chichester, che trionfò a bordo del suo 12 metri "Gipsy Moth III".
Negli anni la regata è diventata sempre più competitiva, cambiando spesso nome, regole e comitato organizzatore. Dal 2004 questa competizione è gestita dalla Offshore Challenge Events della velista inglese Ellen MacArthur, vincitrice a soli 23 anni dell'edizione del 2000 tra gli Open 60.
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