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"The Artemis Transat"
Desjoyeaux si ritira


16-05-2008

Lo skipper francese vincitore della precedente edizione della regata, è costretto a ritirarsi dopo avere urtato una balena. Intanto il bravissimo Soldini si mantiene in testa alla classe dei 40 piedi.

"The Artemis Transat"
Desjoyeaux si ritira
A causa di una collisione con una balena Michael Desjoyeaux, lo skipper francese noto per i suoi straordinari successi nelle più importanti regate in solitario (dal 2001 al 2007 ha vinto in sequenza il Vendée Globe, la Route du Rhum, the Transat, la Transat Jacques Vabre e per tre volte della Solitaire du Figaro) è stato costretto al ritiro. Erano le ore 14,45 GMT, di giovedì 15 maggio quando l'annuncio del ritiro di Desjoyeaux è giunto al quartier generale della Artemis Transat. ll danno riportato dalla barca, la delaminazione di una delle due derive a baionetta (vedi immagine accanto), non ne ha compromesso la sicurezza, ma saggiamente lo skipper ha preferito gettare la spugna e fare dietro-front. «Navigavo di Bolina a una velocità compresa tra i 10 e gli 11 nodi - racconta - quando ho sentito un "crack". La deriva a baionetta si è danneggiata. Non vedo alcun interesse a proseguire la gara con una barca che non è più competitiva. Meglio che torni verso casa, in Bretagna. Dovrei impiegarci 4 giorni. È un peccato perché stava diventando una regata davvero interessante. È il primo ritiro nella mia carriera, potete immaginare la delusione». Alla testa della classe dei 60 piedi Open, a circa 1.700 miglia da Boston resta quindi l'inglese Sebastian Josse su "BT". Passa in seconda posizione, il francese Vincent Riou su "Prb" che seguendo la scia di Josse ha scalzato Loick Peyron su "Gitana Eighty" che arretra quindi in terza posizione. Nella classe dei 40 piedi Giovanni Soldini sta giocando una partita strategicamente perfetta. Dall'inizio della regata transatlantica, partita l'11 maggio da Plymouth in direzione degli Usa, lo skipper milanese mantiene la testa della flotta incrementando ora dopo ora il vantaggio sui diretti avversari. Al momento di redigere queste note la testa della flotta naviga all'altezza delle Azorre e Soldini ha accumulato 20 miglia di distacco sui diretti inseguitori: "Mistral Loisirs-Pole Santé Elior" del francese Thierry Bouchard protagonista, di una eccezionale rimonta che l'ha visto balzare al secondo posto e "Beluga Racer" del tedesco Boris Herrmann che a parità di distanza da Soldini azzarda una rotta più meridionale assestandosi per ora in terza posizione. I punti di arrivo delle due categorie di barche partecipanti alla regata sono Boston per gli Open 60 e Marblehead, 18 miglia più a Nord, per i Class 40. Per tutti i concorrenti si tratta di un percorso di circa 2.800 miglia, da effettuare a una latitudine Nord al di sopra dei 40 gradi, contro venti e correnti dominanti e in cui non è raro incontrare banchi di iceberg e lastre di ghiaccio (i cosidetti "growler"). Proprio a causa di quest'ultimo pericolo, la cui probabilità sembra essere aumentata in questi ultimi giorni, il Comitato di regata ha deciso di modificare verso Sud la rotta della regata, allungando di altre 200 miglia il percorso. La "Transat" nasce con il nome di "Ostar" nel 1960 da un'idea del colonnello inglese H. G. Hasler. Tra i promotori di quella prima edizione, oltre al quotidiano "The Observer", c'era anche il celebre navigatore Sir Francis Chichester, che trionfò a bordo del suo 12 metri "Gipsy Moth III". Negli anni la regata è diventata sempre più competitiva, cambiando spesso nome, regole e comitato organizzatore. Dal 2004 questa competizione è gestita dalla Offshore Challenge Events della velista inglese Ellen MacArthur, vincitrice a soli 23 anni dell'edizione del 2000 tra gli Open 60.

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