"Transat 6.50", le insidie del Pot au Noir
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Le calme della fascia equatoriale ricompattano la flotta della transatlantica in solitario. Annullato il vantaggio del francese Yves Le Blevec su "Actual". Di nuovo in gara Maurizio Vettorato su "Spazio Libero".
Le insidie del "Pot au Noir", la zona della fascia equatoriale dell'oceano Atlantico, non hanno risparmiato il leder della flotta della "Transat 6.50". Il vantaggio di oltre 70 miglia del francese Yves Le Blevec, al comando su "Actual", si è infatti praticamente annullato e il connazionale Adrien Hardy su "Brossard" ora lo tallona a meno di 10 miglia. Ma a essersi ricompattato è un po' tutto il gruppo degli inseguitori, con cinque concorrenti nell'arco di venti miglia.
Intanto è ripartito Maurizio Vettorato su "Spazio Libero" dopo la breve sosta tecnica a Sao Vincente (Isole Capo Verde) per riparare l'impianto elettrico fuori uso, si trova al 79° posto. Andrea Pendibene, invece, è 73°. Tornata in gara anche la navigatrice francese Isabelle Joschke su "Degremont-Synergie", vincitrice della prima tappa della regata dalla Francia a Madeira. La skipper aveva dovuto fermarsi alle isole Capo Verde per problemi al al tangone.
La trentesima edizione della "Transat 6,50", transatlantica in due tappe riservata a cabinati di 6,50 metri, ha preso il via da Fort Boyard (Charente-Maritime) nel Nord Atlantico della Francia martedì 18 settembre. Nella prima tappa della regata, dalla Francia a Madeira, la prima a tagliare il traguardo è stata, lunedì 24 settembre, la skipper francese Isabelle Joschke su "Degremont - Synergie". Dietro di lei sono arrivati i due connazionali Samuel Manuard su "Sitting Bull" e Yves Le Blevec su "Actual". Oltre ad Andrea Caracci, che si è classificato al 25° posto, ci sono altri due italiani in gara: Maurizio Vettorato su "Spazio Libero" e Andrea Pendibene "Perle de sueur-wanted sponsor", giunti rispettivamente al 75° e 88° posto.
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