A causa di una frattura al piatto tibiale lo skipper milanese è stato costretto a gettare la spugna. Per Acrobatica la transatlantica finisce qui
«Mi trovavo a prua cercando di rimettere la drizza del J1, quando su un’onda più violenta delle altre sono letteralmente decollato, riatterrando con tutto il peso sul ginocchio. Purtroppo, la nostra Transat Jacques Vabre finisce qua».
Così ha commentato a caldo il 30 ottobre Alberto Riva. Lo skipper milanese a bordo della nuovissima Acrobatica, era impegnato come tutti i Class 40 nella tappa da Le Havre a Lorient, istituita dall'organizzazione il 29 ottobre per allontanarsi dalla forte depressione che si sta abbattendo su Francia e Inghilterra. Ciò in attesa di una finestra di tempo maneggevole per dare via alla transatlantica vera e propria.
Portato a Lorient dal co-skipper Jean Marre, Riva è stato trasportato alla Clinique du Ter di Ploemeur, in Bretagna, per essere sottoposto agli esami del caso che hanno evidenziato una frattura composta del piatto tibiale.
È purtroppo impossibile per il 31enne milanese tornare in gara nella transatlantica dalla Francia ai Caraibi.
Un vero peccato perché Acrobatica, al suo debutto nel circuito dei Class 40, aveva fatto una buona partenza, fino a raggiungere la 5° posizione che poi, in seguito all'incidente, è diventata la 20°.
Primo al traguardo il 30 ottobre alle 23,46 (ora locale) Ambrogio Beccaria con Nicolas Andrieu a bordo di Alla Grande-Pirelli.
Alberto Bona su Ibsa chiude in 8° posizione, Influence 2 di Andrea Fornaro in 11°.