Trattato dell'Alto Mare
in vigore dal 17 gennaio
Approvato l'accordo internazionale per proteggere ecosistemi abissali da mining e pesca a strascico
Grazie alla firma del Marocco il Trattato sull'Alto Mare ha superato venerdì 19 settembre la soglia delle 60 ratifiche necessarie. L'entrata in vigore è prevista per il 17 gennaio 2026 (non hanno aderito Stati Uniti, Cina, Russia, Giappone e Italia). L'Accordo sulla biodiversità introduce strumenti vincolanti oltre la giurisdizione nazionale per proteggere gli ecosistemi oceanici abissali e impone standard ambientali elevati agli organismi di governance marina. Il trattato potrebbe dunque avere un ruolo chiave nel limitare le attività umane che minacciano le profondità oceaniche, come l'estrazione mineraria e la pesca a strascico di fondo.
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