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Ultim'ora Golden Globe Race
recuperato Abhilash


24-09-2018

Salvato da una nave da pesca francese il velista alla deriva in oceano. Sarà preso a bordo anche l'irlandese Gregor Mcguckin, l'altro concorrente che aveva disalberato

Ultim'ora Golden Globe Race
recuperato Abhilash

È stato recuperato Tomy Abhilash, il velista in gara alla regata Golden Globe Race rimasto ferito durante una burrasca in oceano Indiano. Ad annunciarlo è un comunicato del 24 settembre dell'organizzazione della regata. Questo il testo:

“La nave da pesca francese Osiris ha raggiunto lo yacht di Tomy alle 05:30 UTC e il suo equipaggio lo ha trasferito con successo a bordo. Il centro di coordinamento di salvataggio di Canberra, che ha coordinato le operazioni, ha riferito: "Tomy è cosciente, parla e si trova a bordo dell'Orisis, mentre gli aerei da ricognizione a lungo raggio P8 Orion australiano e indiano girano sopra la nave, la posizione di Thuriya è 39 32.79S e 78 3.29 E".
Le condizioni meteorologiche sono favorevoli: 15-20 nodi di vento da Sud Ovest, onda di 2 metri e buona visibilità. Un briefing radiofonico si è tenuto tra il Centro di coordinamento per il soccorso marittimo sull'isola della Reunion, un medico situato sull'isola di Nuova Amsterdam e il comandante dell'Osiris prima che l'equipaggio francese salisse dai gommoni Zodiac sul Thuriya per fornire il pronto soccorso al ferito e valutarne le condizioni.
Abhilash Tomy, 39 anni, è un comandante della Marina indiana ed rimasto dentro la sua cuccetta, incapace di muoversi, da quando la sua barca si è capovolta è ha disalberato a causa di una violenta tempesta dell'Oceano del Sud lo scorso venerdì.

Il suo compagno di regata Gregor Mcguckin, il cui yacht “Hanley Energy Endurance” ha disalberato nella stessa tempesta, sta navigando a 2,2 nodi verso la posizione di “Thuriya”, con armo di fortuna. Il 32enne irlandese è ancora a 25 miglia a Ovest e in contatto radio con l'aereo da ricognizione. Non è in difficoltà, ma ha chiesto di essere evacuato dalla sua barca.
Di fronte all'ipotesi di una navigazione di 1.900 miglia tra l'Oceano Australe e l'Australia occidentale con armo di fortuna e senza motore (il suo carburante si è contaminato quando lo yacht si è rovesciato), si tratta di una decisione responsabile, presa da un marinaio professionista, anche alla luce della vicinanza dei mezzi di soccorso. L'alternativa sarebbe stata quella di continuare a navigare da solo, senza l'ausilio del pilota a vento (rotto nella scuffia) e con il rischio di dover chiamare di nuovo i soccorsi in caso di un'altra burrasca.
Una volta che i due velisti saranno saliti a bordo della Osiris, la nave da pattuglia francese della pesca procederà verso l'isola di Amsterdam, dove avranno una visita medica completa. L'ospedale di Amsterdam è ben equipaggiato con apparecchiature a raggi X e ad ultrasuoni.
Gli organizzatori della regata continuano a lavorare a stretto contatto con il Centro di coordinamento australiano per il salvataggio congiunto e sono estremamente grati per gli sforzi compiuti da tutti i soggetti coinvolti.

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