Velux 5 Oceans:
tutti oltre Capo Horn
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Dopo una sosta a Uhsuaia, in Terra del Fuoco, Robin Knox Johnston si appresta a inseguire gli altri concorrenti in rotta per Norfolk, Usa. In testa alla flotta lo svizzero Bernard Stamm.
Con il passaggio di Capo Horn di Robin Knox Johnston a bordo di "Saga Ensurance", tutti i concorrenti impegnati nel giro del mondo in solitario hanno superato la temuta linea di confine tra l'oceano Pacifico e l'oceano Atlantico. I cinque navigano ora alla volta di Norfolk in Usa, scalo conclusivo di questa lunga e dura seconda tappa partita da Freemantle, in Australia, il 14 gennaio.
In testa alla flotta è ancora una volta l'indomito Bernard Stamm, già vincitore della prima tappa da Bilbao (Spagna) a Freemantle e della precedente edizione della regata. A bordo di "Cheminées Poiujoulat" lo svizzero costeggia il Brasile all'altezza di Recife con l'incredibile vantaggio di oltre 2.000 miglia accumulate sul giapponese Kojiro Shiraishi, suo diretto inseguitore a bordo di Spirit of Yukoh.
Considerando la tabella di marcia tenuta finora, Stamm potrebbe giungere al traguardo di Norfolk in circa due settimane.
Seguono in terza e quarta posizione appaiati a circa 1.000 miglia da Shiraishi, lo spagnolo Unai Basurko de Miguel su "Pakea" e Graham Dalton a bordo di "Southern Man".
Dopo passaggio di Capo Horn, il terzo nella sua carriera velica (il primo fu nel 1969 anno in cui vinse il Golden Globe, il giro del mondo in solitario e senza scalo, il secondo nel 1994 quando insieme a Peter Blake sul maxi catamarano "Enza" stabilì il primato di giro del mondo senza scalo conquistando il Trofeo Jules Verne) Robin Knox Johnston ha fatto scalo a Ushuaia per effettuare alcune riparazioni al ricevitore satellitare di carte meteo, per sostituire la randa, il rollafiocco e le valvole dei ballast idraulici. Un cambio programma che costerà allo skipper inglese una penalità di 24 ore, ma che gli ha dato modo di riposare e ristorarsi a terra: «Il mio corpo si sente un pochino strano ad aver dormito per una notte intera, ma penso mi abbia fatto bene. È stata una tappa necessaria ed ora devo lancirmi a raggiungere gli altri. Io sono il cacciatore ora e loro le prede e la cosa che mi piace».
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