Venezia: acqua bassa e fango
nei canali
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Un insieme di cause legate alla marea e all'ampia alta pressione che sta interessando tutta l'Europa, ha prodotto l'anomalo fenomeno di un vertiginoso abbassamento del livello dell'acqua della laguna.
Dopo circa 15 anni, a Venezia si è verificato il fenomeno opposto all'"acqua alta": il livello dell'acqua è sceso in modo tale da mostrare la melma dei canali e creando qualche problema alla circolazione delle imbarcazioni di maggiori dimensioni nel Canal Grande; barche e gondole sembrano spiaggiati. Il fenomeno è dovuto alla combinazione di tre fattori: la fase di bassa marea astronomica, la presenza di un robusto anticiclone, sull'Europa centrale e la presenza, per molti giorni, di forti venti sul basso Adriatico - Egeo, nel bordo sud orientale dell'area anticiclonica in parola.
L'area dell'alto Adriatico si è trovata nella parte bassa del fenomeno di "sessa": un movimento a bilancia che si verifica con dei massimi e dei minimi alle estremità opposte del bacino e che invece risulta nullo lungo la "linea nodale", che separa la parte ove il livello si alza da quella ove tale livello si abbassa. Questa linea, in Adriatico, coincide con il "punto anfidromico", ovvero il punto non soggetto a moti di marea, che si trova a largo di Ancona. Dopo una fase di relativo indebolimento, già in atto sulle Baleari - Sardegna, dell'area di alta pressione sull'Italia, l'anticiclone si ristabilirà nella giornata di sabato 23 febbraio.
Gian Carlo Ruggeri
(Meteorologo)
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