Vento forte e ritiri
alla Velux 5 Oceans
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Partiti il 22 ottobre da Bilbao, Spagna, i concorrenti del giro del mondo a tappe in solitario hanno trovato subito dure condizioni meteo. L'inglese Alex Thomson ha dovuto fare rotta verso il porto spagnolo di Gijon per i danni subiti dal suo "Hugo Boss".
Primi ritiri alla "Velux 5 Oceans", il giro del mondo a tappe, in solitario, partito il 22 ottobre da Bilbao, Spagna in direzione di Freemantle, Australia. I concorrenti hanno infatti subito trovato ad attenderli in oceano Atlantico condizioni di mare grosso e vento forte con punte di 70 nodi. A farne le spese è stato Alex Thomson a bordo di "Hugo Boss", che era stato anche il primo a lasciare la boa di disimpegno all'inizio delle regata.
A Thomson nella serata di lunedì 23 prima si è rotto un winch e poi si è impigliata una pesante rete da pesca nella chiglia che lo ha costretto a fermarsi tutta la notte per tentare di tagliarla. Un ennesimo imprevisto, questa volta all'avvolgifiocco, lo ha poi costretto a fare prua verso il porto di Gijon per le necessarie riparazioni. Il regolamento prevede che dovrà effettuare una sosta di almeno 48 ore.
Il giro del mondo prosegue quindi con cinque concorrenti preceduti dallo svizzero Bernard Stamm su "Cheminées Poujoulat". Altri due, infatti, il neozelandese Graham Dalton e lo statunitense Tim Troy hanno
dovuto rinunciare a schierarsi al via fin dall'inizio. Il primo a causa di un problema all'albero in carbonio, il secondo perché lo scafo ("Margaret Anna") non aveva superato le prove di stabilità previste dal regolamento (Imoca) della gara. Ambedue, in ogni caso, hanno comunicato che una volta risolti i problemi prenderanno il mare al più presto.
La "Velux 5 Oceans" prevede un programma di trentamila miglia di navigazione in solitario, attraverso gli oceani Atlantico, Pacifico, Indiano con il passaggio dei temuti capi Buona Speranza, Leeuwin e Horn. La gara in precedenza si chiamava "Boc Challenge" e poi "Around Alone".
La prima tappa porterà i concorrenti, dopo circa 12.000 miglia di percorso oceanico, fino a Freemantle, in Australia. Da qui il 7 gennaio del 2007 gli equipaggi ripartiranno alla volta di Norfolk negli Usa in un tragitto di 14.500 miglia che prevede l'attraversamento dell'oceano Pacifico e la risalita dell'Atlantico. Il 15 aprile, infine, i concorrenti saranno di nuovo impegnati per il tratto finale di 3.260 miglia che li riporterà a Bilbao.
Sono otto gli iscritti a questa maratona oceanica a bordo di monoscafi Open 60. Tra questi spicca il nome del grande navigatore inglese Robin Knox Johnston, vincitore tra l'altro del "Golden Globe", il primo giro del mondo no-stop in solitario corso nel 1969. All'età di 67 anni oltre a organizzare l'evento, Knox Johnston partecipa quindi anche alla regata. E lo fa a bordo di "Saga Insurance", l'ex "Fila" con cui Giovanni Soldini vinse l'"Around Alone" nel 1999. Da segnalare a questo proposito anche il bel terzo posto ottenuto da Simone Bianchetti con il 60 piedi "Tiscali Global Challenge" nell'edizione del 2002 della manifestazione.
Gli altri skipper impegnati nella "Velux 5 Oceans" sono Alex Thomson (Uk) su "Hugo Boss", Tim Troy (Usa) su "Margaret Anna", Graham Dalton (Nlz) a bordo di "A Southern Man Agd", Bernard Stamm (Sui) su "Cheminées Poujoulat", Mike Golding (Uk) su "Ecover", Kojiro Shiraishi (Jpn) su "Spirit of Yukoh" e Unai Basurko (Sp) su "Pakea".
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