Alla Sydney-Hobart
è sfida tra “maxi"
Nel giorno di S. Stefano (26 dicembre) salpa la celebre regata d’altura che si svolge su un percorso di 628 miglia tra Australia e Tasmania.
Tutto è pronto per il via della 69° edizione della "Sydney-Hobart", una delle regate più celebri dell’altura mondiale e l’indiscussa protagonista del calendario velico dell’emisfero australe. Il colpo di cannone, che come di consueto annuncia lo start alla flotta, sarà sparato alle ore 13 del 26 dicembre dal grande porto della città australiana. Sono attese 94 barche schierate sulla linea di partenza, chiamate a percorrere 628 miglia di oceano dal porto di Sydney a quello di Hobart in Tasmania, un tratto di mare particolarmente infido soprattutto nel passaggio dello Stretto di Bass, che può riservare condizioni di mare molto dure come è spesso capitato nella storia di questa competizione.
Sul fronte delle previsioni meteorologiche si annuncia una partenza con 15 nodi di vento da Nord Est, che potrà consentire ai concorrenti di alzare subito spinnaker e gennaker; poi è poi previsto un rinforzo fino ai 30 nodi. Musica per le orecchie degli skipper dei tanti maxi yacht in gara, che stanno affilando le armi per conquistare il record della manifestazione. Meno contenti gli equipaggi delle imbarcazioni più piccole.
Probabile candidato alla vittoria “overall” dovrebbe essere l’immanacabile “Wild Oats XI” di Bob Oatley, il maxi (100 piedi) che detiene anche il record della competizione conquistato nel 2012 con il tempo di 1 giorno, 18 ore, 23 minuti e 12 secondi. Ma a guastargli la festa potrebbe essere l’omologo (come lunghezza) “Perpetual LOYAL” di Anthony Bell che per l’occasione al timone schiera Tom Slinsgby vincitore dell’ultima edizione della Coppa America. A lottare per il primo posto ci sono poi gli altri tre maxi in gara (Wild Thing, Zefiro e Ragamuffin 100) e pure un agguerrito “Giacomo”, ovvero l’ex Vo 70 “Groupama” vincitore dell’ultimo giro del mondo in equipaggio Volvo Ocean Race.
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