Australia: alghe tossiche
minano l'ecosistema marino
L'inedita proliferazione di Karenia mikimotoi devasta la fauna acquatica provocando un'emergenza ambientale senza precedenti
Sono già quattro mesi che una massiccia fioritura dell'alga Karenia mikimotoi sta devastando le coste meridionali dell'Australia, tanto da spingere il primo ministro Anthony Albanese a stanziare 14 milioni di dollari locali per fronteggiare l'emergenza. A fare le spese di questo organismo, che proliferando danneggia le branchie dei pesci soffocandoli, sono stati finora oltre 13.800 animali marini di 500 specie diverse. Le spiagge sono disseminate di carcasse di squali, razze, granchi, polpi e delfini, mentre l'industria ittica registra perdite devastanti. A causa di temperature oceaniche superiori alla media e del deflusso di acque alluvionali ricche di nutrienti derivanti da agricoltura, allevamenti, scarichi urbani e industria, l'alga tossica si è estesa per 4.400 chilometri quadrati di mare tra Kangaroo Island, Yorke Peninsula e Fleurieu Peninsula. Le fioriture di Karenia mikimotoi sono documentate globalmente dagli anni '30, ma il South Australia non aveva mai sperimentato un fenomeno di questa portata. Le autorità hanno vietato la balneazione in acque con colorazione anomala che possono causare irritazioni cutanee e difficoltà respiratorie anche negli umani.
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