Concessioni balneari
approvata la riforma
Spiagge assegnate tramite gara dal 2024, parità di trattamento, costi proporzionali ai servizi, varchi per il libero accesso. Una serie di decreti legislativi definiranno le regole, comprese quelle per la gestione di porti e punti di ormeggio.
Stop all'anarchia nelle concessioni balneari. Dopo anni di rinvii il Consiglio dei Ministri il 15 febbraio ha approvato il testo-quadro di riforma del settore, che sarà inserito come emendamento al ddl Concorrenza.
Il provvedimento ribadisce innanzitutto, come stabilito da una recente sentenza del Consiglio di Stato, la fine del regime di proroga delle concessioni e la loro messa a gara dal 1° gennaio 2024. Previsto poi un disegno di legge per delegare al Governo, entro 6 mesi, uno o più decreti legislativi per semplificare la materia con l'obiettivo di assicurare un uso più sostenibile del demanio marittimo, favorire la pubblica fruizione, promuovere maggiore concorrenza.
I bandi di gara dovranno essere avviati almeno 12 mesi prima della loro scadenza nel rispetto dei principi di imparzialità, parità di trattamento, trasparenza e adeguata pubblicità e la partecipazione aperta anche a piccole e micro imprese o enti del terzo settore.
Dovrà essere valutato poi il frazionamento in piccoli lotti e il numero massimo di concessioni di cui si potrà essere titolari e le nuove assegnazioni dovranno tenere conto dell'adeguato equilibrio tra aree affidate a privati e aree libere o attrezzate oltre a garantire la presenza di varchi per l'accesso e il transito gratuito a tutti.
Anche i canoni delle spiagge verranno rivisti in base al loro pregio e ai servizi offerti e la durata della concessione non dovrà essere superiore al periodo strettamente necessario per garantire l'ammortamento e l'equa remunerazione degli investimenti autorizzati, con divieto di proroghe o rinnovi automatici. Previste quindi tutele per gli investimenti fatti dagli attuali operatori e la prelazione per chi nei 5 anni precedenti ha usato lo stabilimento come principale fonte di reddito famigliare.
Le leggi delega sul riordino e la semplificazione della disciplina sulle concessioni demaniali riguarderanno le strutture con finalità turistico-ricreative di spiagge di mari, laghi e fiumi, ma anche le concessioni per la realizzazione e la gestione di porti e punti di ormeggio. Il ddl approvato nel Consiglio dei ministri, dovrà tuttavia superare un altro passaggio parlamentare prima di entrare in vigore e non si escludono altre modifiche.
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