Il magnate Ratcliffe ritira Ineos dopo trattative fallite con Athena Racing e Peter Burling abbandona Emirates Team New Zealand, lasciando i detentori del trofeo senza timoniere
In pochi giorni sono emerse due notizie bomba sulla Coppa America. La prima è relativa al ritiro definitivo di Ineos Britannia dalla prossima edizione. La decisione è stata annunciata da Sir Jim Ratcliffe il 9 aprile e arriva dopo un tentativo iniziale di proseguire anche senza Ben Ainslie, con cui il magnate britannico aveva interrotto la collaborazione dopo la sconfitta nella 37ª America's Cup di Barcellona. E proprio ad Ainslie, che nel frattempo ha fondato il team Athena Racing con l'intenzione di partecipare alla prossima Coppa nel ruolo di Challenge of Records, sono rivolte le principali accuse: dopo mesi di infruttuose negoziazioni volte a consentire a entrambi i team di partecipare, lo skipper inglese avrebbe ritardato la definizione dell'accordo compromettendo la capacità di Ineos di prepararsi adeguatamente.
E le rivoluzioni nel più importante evento velico del mondo non finiscono qui. Anche Peter Burling, tra i timonieri più talentuosi della sua generazione e protagonista di tre vittorie consecutive in America's Cup, ha seguito le tracce di Ben Ainslie e il 10 aprile ha lasciato Emirates Team New Zealand. Le trattative tra il team e lo skipper neozelandese proseguivano da tempo, ma non hanno raggiunto una soluzione soddisfacente per entrambe le parti.
Tempi duri dunque per il Defender ora senza il suo asso nella manica e ancora in cerca di una sede per la prossima Coppa.
© Giornale di bordo