Coppa America
Mascalzone getta la spugna
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Con una lettera inviata a media e tifosi Vincenzo Onorato annuncia il ritiro dall'America's Cup. Per il team partenopeo si spegne così il sogno di tornare a competere nel più prestigioso evento velico del mondo.
Mascalzone Latino non parteciperà alla XXXIV edizione della Coppa America. Vincenzo Onorato patron del team italiano, nonché challenger of record, ossia rappresentante degli sfidanti per la prossima edizione del più importante evento velico del mondo, ha diffuso un comunicato in cui annuncia la clamorosa rinuncia. Le ragioni sono da addurre esclusivamente alla mancanza dei fondi necessari per portare avanti la sfida. Basti considerare che il minimo richiesto, per avere a disposizione una sola barca sono 60 milioni di dollari.
A nulla è valso quindi l'emendamento al Protocollo di gara, comunicato il 1° maggio scorso, che rimodulava le modalità di versamento delle quote per dare maggiore tempo agli sfidanti di raccogliere i budget necessari alla competizione: Onorato getta la spugna. Impegnato nella cordata che con Gianluigi Aponte e Manuel Grimaldi dovrebbe portarlo all'acquisto della società Tirrenia, ha dovuto ammettere che i tempi non sono maturi per ulteriori investimenti nell'America's Cup.
A seguire riportiamo integralmente la lettera di Onorato:
"Cari amici e tifosi,
Sin dal principio della nostra investitura a Challenger of Record ho lavorato al progetto di ospitare la Coppa nel nostro Paese.
Larry ama profondamente l'Italia ed era entusiasta dell'idea. La Coppa in Italia sarebbe stata la più grande promozione mondiale per le nostre bellissime coste. Ci sono stati degli incontri ad altissimo livello che sembravano far credere al sogno, poi le cose sono andate diversamente.
Come Challenger of Record abbiamo lavorato con umiltà a fianco ad Oracle Racing e sono soddisfatto del risultato raggiunto: una Coppa nuova, spettacolare, con barche, i catamarani, che lanceranno sulla scena internazionale una nuova generazione di velisti.
Con Russell abbiamo discusso a lungo sulla più difficile delle sfide che la prossima Coppa dovrà affrontare: uno scenario internazionale dall'economia depressa e quindi grandi difficoltà a trovare sponsor. Questo è il vero, unico, autentico nemico della prossima Coppa. È nata così l'idea della classe AC45, un modo concreto per far avvicinare molti team all'evento a costi contenuti almeno nella delicata fase dello start-up.
Per quanto riguarda noi, devo ringraziare i due sponsor italiani che ci hanno accordato la loro fiducia. Non riusciamo comunque a raggiungere un budget che ci consenta di essere competitivi.
Nel nostro sport gli uomini in blazer hanno ormai superato quelli in cerata, io resto un uomo in cerata e quando scendo in mare voglio vincere. Una sfida persa in partenza non mi interessa, mentirei agli sponsor, ai nostri tifosi ed anche a me stesso.
Ringrazio gli amici del Club Nautico di Roma. Sono certo che avremo insieme nuove entusiasmanti avventure.
La vela di Mascalzone Latino non finisce comunque con la Coppa, ma prosegue con la scuola per i bambini dei quartieri disagiati di Napoli, una sfida quotidiana, chissà che un giorno non esca da loro un nuovo campione di Coppa".
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