Dallo spazio alla Terra
satellite in caduta
Un satellite di 6,5 tonnellate, lungo 10 metri e con un diametro di 5 sta per impattare l'atmosfera terrestre dopo essere stato 20 anni in orbita. Preoccupazione per la caduta di frammenti che potrebbero colpire in Nord Italia.
Il satellite UARS (Upper Atmosphere Research Satellite), messo in orbita nel 1991 dal vettore Space Discovery allo scopo effettuare ricerche sull’atmosfera, fra le quali il controllo dello strato di ozono, sta rientrando sulla Terra con un’orbita bassa, che ieri era compresa fra 175 e 185 km. Difficile stabilire esattamente, allo stato, l’esatta fascia di caduta dei 26 frammenti nei quali si disintegrerà la messa di 6,5 tonnellate che formano il satellite stesso, a causa di vari parametri da valutare (stato dell’atmosfera, attività solare, eccetera). La macchina spaziale è lunga circa 10 metri e ha un diametro di 5 metri. Nel 2005, dopo 14 anni di attività, il carburante residuo è stato usato per abbassare l’orbita del satellite, mediante otto manovre effettuate allo scopo di avviare alla disintegrazione l’oggetto, ormai in fase di disuso. Questa serie di vecchi satelliti non può essere completamente controllata nella fase di rientro, contrariamente a quelli di ultima generazione. Fra oggi, venerdì 23 e sabato 24, la fase finale giungerà al suo epilogo, quando il satellite, entrando in contatto con l’atmosfera terrestre, andrà in fiamme. Ammettendo che la disintegrazione avvenga circa 80 km di quota, in un arco di tempo che andrà dalle 14 di oggi alle 3 di domani, alcuni componenti di varie dimensioni, non avendo subito il totale disfacimento dovuto al rientro negli strati più densi dell’atmosfera terrestre, potrebbero raggiungere la superficie del nostro Pianeta con velocità variabili (alcuni a più di 200 km/h), dopo aver percorso una traiettoria curva di 800 km, che investe anche l’Italia settentrionale, con una fascia d’attenzione di circa 200 km, che comprende il sud est della Valle d’Aosta, Liguria, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna nord ovest, Trentino Alto Adige, Veneto nord ovest, Friuli Venezia Giulia. Il possibile impatto avverrà lungo la verticale locale. L’intervallo di rischio per l’Italia è compreso tra le ore 21,25 e le 22,03 di oggi, 23 settembre. Le previsioni di rientro sono aggiornate in maniera continua dalle Autorità di sorveglianza italiane ed estere.
Gian Carlo Ruggeri
(meteorologo)
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