Di Benedetto, chapeau!
chiuso il giro del mondo
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Il navigatore Alessandro Di Benedetto il 22 luglio ha concluso la circumnavigazione del globo in solitario e senza scalo su una barca di 6,5 metri. Un exploit velico senza precedenti.
L'impresa è di quelle da annali della vela e a firmarla questa volta non è il solito navigatore francese o anglosassone, da sempre impegnati a spostare un poco più in là gli orizzonti conosciuti dello yachting. Questa volta a scrivere una pagina importante della disciplina velica è un italiano, Alessandro Di Benedetto, che nelle prime ore di giovedì 22 luglio ha portato a termine il giro del mondo in solitario senza scalo e senza assistenza su una barca di soli 6,5 metri di lunghezza. Un vero exploit che non ha precedenti nel panorama mondiale e che merita tutta l'ammirazione da parte del pubblico di appassionati. Partito il 26 ottobre 2009 dal porto di Les Sables D'Olonne (Francia), Di Benedetto ha percorso oltre 22.000 miglia sulla rotta classica del "Vendée Globe" che impone agli scafi in gara di lasciarsi i tre capi (Buona Speranza, Leeuwin e Horn) a sinistra navigando nelle acque fredde e piene di rischi delle basse latitudini.
A bordo di "Findomestic Banca", un Mini 6,50 appositamente modificato e ottimizzato per questa avventura, il navigatore italiano ha impiegato poco meno di 9 mesi per portare a termine la circumnavigazione del globo che come nelle previsioni non è stata immune da momenti difficili. Dopo una serie di problemi al pilota automatico nei giorni immediatamente successivi alla partenza, la prova più dura da superare è stata sicuramente il disalberamento subito durante una burrasca a poche centinaia di miglia dal passaggio di Capo Horn. Un incidente che non ha però fiaccato il morale e la voglia di continuare del velista italiano che ha prontamente allestito un armo di fortuna con un pezzo di 6,37 metri recuperato dall'albero rotto ed è ripartito sempre contando sul supporto di Romain Lucat, navigatore e ingegnere per il cantiere Bénéteau e di Yves Parlier, uno dei fuoriclasse nei primati della vela oceanica.
Un entusiasmo e una prova di carattere premiata all'arrivo con la conquista del nuovo record mondiale che verrà presto ratificato dai commissari del World Sailing Speed Record Council, l'ente internazionale che sovraintende ai tentativi di record in ambito velico. Prima di Alessandro di Benedetto, infatti, il giro del mondo in solitario e senza scalo è finora riuscito solo a navigatori a bordo di maxi multiscafi o monoscafi di grandi dimensioni. Gli unici precedenti simili nei mezzi al navigatore italiano sono stati quelli dell'inglese Robin Knox-Johnston che nel 1969 portò a termine il "Golden Globe" su "Suhaili", uno sloop di 9,75 metri e del francese Bernard Moitessier che addirittura, abbandonata quella regata, fece una volta e mezzo il giro del mondo a bordo del ketch "Joshua" di 12,20 metri. Gli altri due italiani ad avere completato il giro del mondo sono stati Pasquale De Gregorio e Simone Bianchetti nell'edizione del "Vendée Globe 2000-2001".
Alessandro Di Benedetto, classe 1971, non è nuovo a questo tipo di imprese. Già nel 2002 ha concluso la prima traversata in solitario dell'oceano Atlantico su un catamarano non abitabile a vela di 6 metri, facendo segnare il primato assoluto mondiale. Quattro anni dopo, nel 2006, ha conquistato il record del mondo per la prima traversata in solitario dell'oceano Pacifico sempre su un catamarano di 6 metri.
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