aprile2025
Il portale pratico del mare sabato, 10 maggio 2025

Diportisti sfrattati
proteste a Livorno


15-02-2021

Entro il 30 giugno i circoli nautici del Porto Mediceo e della Darsena Nuova dovranno andare via per consentire i lavori per il nuovo water front. Che esclude la piccola nautica.

Diportisti sfrattati
proteste a Livorno

Presidi, proteste e anche qualche tensione con i giornalisti. A Livorno sale il malcontento dei diportisti messi sotto sfratto con le loro barche e la scorsa settimana in centinaia hanno manifestato sotto la sede dell'Autorità di Sistema Portuale, la stessa che ha inviato una lettera ai circoli nautici del Porto Mediceo e della Darsena Nuova per sollecitare lo sgombro delle banchine entro il 30 giugno.

La piccola nautica deve infatti lasciare il suo posto per la realizzazione del nuovo  water front affidato alla società Porta a Mare, controllata da Azimut Benetti, che trasformerà radicalmente il litorale della città toscana. Lavori approvati definitivamente lo scorso 16 dicembre che si estenderanno su circa 100 mila metri quadrati di superficie per la realizzazione di bacini per la costruzione, l'allestimento e la riparazione di navi da diporto, passeggeri e mercantili, e anche terminal per navi da crociera e un nuovo marina. Ma che comporteranno anche l'espulsione della nautica sociale, di decine di circoli nautici e associazioni sportive che rappresentano la tradizione marinara della città e un modello economico oltre che da tutelare, da valorizzare.

Il “popolo delle piccole barche”, riunito nell'Associazione per la tutela e la conservazione delle tradizioni marinare e del Porto Mediceo”, chiede quindi tempo e un chiarimento per sapere cosa fare. Paolo Ponzali, presidente del Circolo La Vela, ha dichiarato: «a oggi ci hanno detto solo che dobbiamo togliere le nostre barche, ma non si sa dove dovremo andare». C'è chi dice nel futuro porticciolo della Bellana. Che però ancora non esiste, e per il quale pare non ci sia neppure un progetto definito, ma solo uno studio preliminare. Si era proposta anche una sistemazione presso la “Banchina 75”, che però è molto esposta e opzionata dalle navi da crociera.

Ultimamente è stata prospettata una soluzione transitoria che prevede ospitalità temporanea per i circoli nel nuovo porto turistico. Ma le condizioni non sono chiare e i costi comunque onerosi, si parla di canoni di 40 mila euro contro i 15 mila pagati attualmente in media da un circolo, che raddoppierebbero inoltre dopo un periodo transitorio di due anni. Una proposta che inoltre deve essere accettata entro aprile. Altrimenti alla fine di giugno i circoli dovranno smantellare strutture, pontili e spostare le barche.

© Riproduzione riservata