Dopo una primavera "autunnale"
l'estate è finalmente in arrivo
Da mercoledì 12 una modesta espansione del bordo orientale dell’anticiclone delle Azzorre porterà in Italia tempo buono e le prima avvisaglie dell'estate.
Il primo di giugno ha visto l’inizio di un’estate mediterranea simile a un autunno, che peraltro, ha sostituito una primavera climaticamente inesistente: a tutt’oggi, nel centro Europa le condizioni meteorologiche provocano danni e problemi, segnatamente in Austria e Germania, ove il Danubio è cresciuto fra i 9 e i 12 m oltre il livello di guardia. In Europa e in Italia, il mese di marzo, inizio della primavera, è stato il più freddo dal 1910. Il cambiamento climatico in atto e altri fattori (il rapido riscaldamento della stratosfera verificatosi nei primi di gennaio, l’indebolimento delle correnti a getto, la fase negativa dell’Oscillazione del Nord Atlantico) possono essere responsabili di questa situazione. Ora, la domanda più pressante è: avremo un’estate degna di questo nome?
Nei prossimi giorni, il tempo migliorerà con lenta gradualità e le temperature subiranno, in generale, un moderato aumento, data soprattutto la maggiore presenza del Sole. L’assetto sinottico generale sull’italia e sull’Europa, in media, non è però quello prettamente iniziale dell’estate: una modesta espansione del bordo orientale dell’anticiclone delle Azzorre, responsabile della configurazione estiva nel Mediterraneo, si potrà avere da mercoledì 12, tenendo presente che il flusso generale sull’Italia si presenterà ancora da N-NNW. Le condizioni del tempo si presentranno buone, con assetto delle temperature prettamente continentale, ovvero, più elevate nelle zone interne, durante le ore più calde e più basse verso le aree costiere. Come indicazione di massima, a più lunga scadenza, nei mesi di luglio e agosto, i prodotti attuali presentano una probabilità (60 – 70%) di temperature superiori alla media stagionale sul nord ovest e al centro sud dell’Italia; nella norma sui settori occidentali del Tirreno – Sardegna orientale e fra il 50 – 60% altrove.
Gian Carlo Ruggeri
(Meteorologo)
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