Effetto "Florence":
da Bermuda all'Europa
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L'uragano Florence avanza verso Bermuda. Non è escluso che oltre agli Usa e al Canada arrivi a toccare le coste del Portogallo e ad influenzare come profonda depressione anche l'Europa centrale.
Alle ore 0600 Utc dell'11 settembre, "Florence", posizionato a 31,2°N - 66,1° W (175 km ad W di Bermuda), è un forte uragano tropicale, che, dirigendosi verso N e curvando a NE entro la stessa giornata, tende ad investire, oltre l'isola, anche parte delle coste atlantiche degli Stati Uniti, nonché le aree maritittime del Canada; è molto probabile che l'uragano, portandosi fra il 13 ed il 14 alle latitudini del Portogallo - Spagna e proseguendo la sua rotta per il parallelo 49° N, arrivi, come profonda depressione, sulle coste europee e, successivamente, sull'Europa centrale. Per ora, si prevede che, raggiungendo Bermuda entro oggi, esso la investa con venti a 90 nodi e raffiche maggiori, onde molto alte e di elevata frequenza, con innalzamento massimo del livello marino di 2,4 m. Si consiglia ai naviganti di consultare gli avvisi emessi dai Servizi Usa e Canadesi per le relative zone costiere interessate. La velocità di spostamento del ciclone è di 12 nodi; il minimo centrale di pressione di 975 hPa, la forza dei venti con intensità di uragano si estende dal centro della depressione per un raggio di 60 m.n., mentre l'intensità a livello di tempesta tropicale per un raggio di 260 m.n. lungo le coste interessate.
Gian Carlo Ruggeri
(Meteorologo)
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