Giro del mondo
solitari alla partenza
Sabato 10 novembre prende il via la settima edizione del “Vendée Globe” che vede schierati 20 skipper. Tra loro anche c'è anche Alessandro Di Benedetto.
Ad accogliere la flotta di venti navigatori solitari sulla linea di partenza del “Vendée Globe” è un vento di Maestrale tra i 14 e i 18 nodi, ideale per accompagnarli nelle prime miglia di questa affascinante sfida. Del resto la buona finestra meteorologica, inusuale in queste settimane autunnali lungo la costa Nord occidentale della Francia, non basta a mitigare la tensione degli skipper che spendono queste ultime ore prima del via della regata, fissato alle ore 12 di sabato 10 novembre da Les Sables D’Olonne, a sistemare gli ultimi dettagli dei loro Open 60, salutare le centinaia di spettatori lungo le banchine firmando autografi e a godere degli ultimi scampoli di terraferma, asciutta e rassicurante. Poi sarà battaglia, contro gli avversari, gli oceani e più di tutto contro sé stessi, per chiudere il giro del mondo senza scalo e senza assistenza nel più breve tempo possibile.
Compito difficile anche per loro, marinai professionisti con centinaia di miglia lasciate a poppa, che prendono parte alla VII edizione di questa gara per rinnovare il loro patto con l’avventura oceanica e per omaggiarne virtualmente i padri tutelari: Joshua Slocum, Vito Dumas e Francis Chichester. Sotto alle cerate, ancora per poco immacolate, ci sono tra gli altri l’inglese Mike Golding su “Gamesa”, alla quarta partecipazione, i suoi connazionali Alex Thomson su “Hugo Boss” e Samantha Davies su “Savéol”, il fuoriclasse francese Bernard Stamm con una barca nuova, “Cheminée Poujoulat” e poi Vincent Riou (su “Prb”) già vincitore nel 2004, i veterani Jean Pierre Dick (su “Virbac-Paprec 3”), Jean Le Cam (su “Synerciel”), Marc Guillemot (“Safran”) e Armel Le Cléac’h (su “Banque Populaire”), secondo nel 2008. Non mancano anche alcuni debuttanti, che in questo caso non vuol dire skipper di primo pelo anzi, come i giovani francesi Louis Burton (27 anni) e Francois Gabart (29 anni) che corrono rispettivamente su “Bureau Vallée” disegnata dallo Studio Farr e su “Macif”, 60 piedi varato nell’agosto 2011 dal cantiere CDK Technologie.
Ma il tifo accalorato per noi italini va al connazionale Alessandro Di Benedetto che si presenta al via con l’Imoca 60 “Teamplastique” costruito nel 1998 su progetto del Groupe Finot con tre edizioni del giro del mondo sotto la carena: nel 2000 con Thomas Coville, nel 2004 con Sébastien Josse e nel 2008 con Arnaud Boissières. Insomma una barca datata e forse poco competitiva sulla carta, ma sicura come vogliono i “40 ruggenti” e come vuole lo stesso Di Benedetto che ha dalla sua 25.000 miglia di percorso in cui tutto può accadere. Buon vento a lui e a tutti gli altri solitari!
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