Uno studio federale mostra la diminuzione dell'1,4% dei decessi e l'incremento dell'1,1% dell'incidentalità. Annegamento la principale causa di morte; imbarcazioni a vela le meno coinvolte nei sinistri
La Guardia Costiera statunitense ha pubblicato il 1° luglio 2025 il rapporto annuale sugli incidenti nautici del 2024, evidenziando il numero più basso di vittime registrato negli ultimi cinquant'anni. Ma non c'è proprio da fare festa perché sì,
i decessi sono diminuiti, ma solo
dell'1,4 per cento, passando da 564 del 2023 a 556 nel 2024.
Di contro è aumentato dell'1,1 per cento il numero complessivo degli incidenti (passati da 3.844 a 3.887)
e anche le lesioni non fatali sono cresciute del 2,1 per cento.
L'annegamento si conferma la principale causa di morte, responsabile del 76 per cento dei decessi; nell'87 per cento dei casi le vittime non indossavano il giubbotto di salvataggio. Pur contando nel complesso "solo" 239 episodi su 3.887 incidenti registrati nel 2024, la caduta di uomo in mare ha causato 138 morti, evidenziando l'elevata letalità di questa tipologia di incidente.
L'analisi dei dati rivela poi che il 69 per cento delle vittime si trovava su imbarcazioni al comando di persone prive di formazione nautica specifica.
Il 47 per cento degli incidenti totali e il 46 per cento dei decessi si è registrato su imbarcazioni a motore aperte, seguite dalle moto d'acqua (19 per cento degli incidenti, 7% dei decessi) e dalle barche a motore cabinate (14% degli incidenti, 5,1% dei decessi). In aumento anche le morti su canoe, kayak e SUP a bordo dei quali si sono verificati il 26% degli incidenti mortali. Le barche a vela risultano significativamente meno coinvolte, facendo da scenario per solo l'1 per cento dei decessi.
Il rapporto rivela che le collisioni rappresentano la tipologia di incidente più frequente. Quella con oggetti fissi è la più comune (929 casi con 69 morti e 333 feriti), seguita dalla collisione tra imbarcazioni (747 episodi con 43 morti e 570 feriti). Gli incidenti di incaglio si posizionano al terzo posto (394 casi), mentre allagamento e affondamento delle imbarcazioni hanno provocato 262 incidenti con 57 vittime.
La disattenzione del timoniere, spesso causata dall'abuso di alcol, l'osservazione inadeguata dell'ambiente circostante, l'inesperienza, i guasti meccanici e la violazione delle norme di navigazione rappresentano i cinque fattori principali negli incidenti.