L'inglese Dafydd Hughes ha mollato gli ormeggi da Coruña per il giro del mondo senza scalo ideato da Marco Nannini
È partito il 26 agosto da Coruña, nel Nord Est della Spagna, a bordo del suo S&S 34, l'inglese Dafydd Hughes, primo concorrente in gara alla Global Solo Challenge, giro del mondo in solitario e senza scalo ideato dal navigatore italiano Marco Nannini.
La peculiare regata, organizzata sullo stesso percorso di circa 26.000 miglia del Vendée Globe e della Golden Globe Race prevede l'attraversamento dei tre ocani lasciando a sinistra i Capi di Buona Speranza, Leeuwin e Horn prima di far ritorno in Spagna.
Ma la manifestazione si caratterizza soprattutto per la sua formula "inclusiva": è aperta a tutte le tipologie di imbarcazioni monoscafo di lunghezza superiore ai 9,75 metri (purché in regola con i requisiti richiesti dal
Regolamento di regata) che
potranno partire tra agosto e dicembre 2023 adottando un peculiare sistema di partenze scaglionate a seconda del loro design e della loro velocità teorica.
In sintesi, le barche più lente partono per prime e quelle più veloci più tardi, in base al loro tempo previsto per la circumnavigazione.
«La Global Solo Challenge – ha dichiarato Marco Nannini – è il risultato della mia visione delle gare solitarie esistenti. Attualmente ci sono solo due eventi di circumnavigazione solitaria non-stop al mondo, che sono agli opposti: il revival della Golden Globe Race e la Vendée Globe. La GGR consente la partecipazione solo ad un limitato numero di modelli di barche, per ricreare l'esperienza della prima regata del 1968, mentre la Vendée Globe è dedicata alle barche da regata ad alta tecnologia della classe Imoca (60 piedi) costruite dopo il 2007. La mia opinione, e la ragione alla base del lancio del Global Solo Challenge, è che c'è un vuoto molto grande che può essere colmato per gli aspiranti circumnavigatori che sognano di navigare intorno al mondo ma che non sono interessati al formato un po' nostalgico della GGR, né alla Vendée Globe ad alto budget e ad alta tecnologia. Per alcuni la Vendée Globe potrebbe essere un sogno, ma il budget richiesto per partecipare è così alto che è diventato un evento riservato solo ai migliori skipper professionisti, con poche e rare eccezioni».
In totale tra i 55 concorrenti inizialmente iscritti, 36 hanno già dato forfait. Tra i 19 che invece hanno portato a termine il proposito di presentarsi sulla linea d'arrivo figurano anche tre italiani: RiccardoTosetto a bordo di Obportus, Alessandro Tosetti sull'Uldb Aspra e Andrea Mura sul 50 piedi Vento di Sardegna. Per tutti e tre la pertenza è stata fissata per il 28 ottobre. Che vinca il migliore!