Nuove prove archeologiche confermano l'identità del relitto scoperto dalla Marina colombiana nel 2015. Si tratta del leggendario galeone spagnolo San José affondato l'8 giugno 1708 al largo della Colombia.
A sostegno del definitivo riconoscimento
uno studio pubblicato il 10 giugno sulla rivista Antiquity con nuove prove fotografiche a supporto. I ricercatori hanno documentato la presenza di monete d'argento note come cobs o macuquinas, coniate a Lima nel 1707 e che al tempo costituivano la valuta principale delle Americhe. Nel sito, situato a 600 metri di profondità vicino all'isola di Baru (al largo della costa di Cartagena), sono state individuate anche porcellane cinesi del periodo Kangxi e cannoni datati 1665.
Il San José trasportava 200 tonnellate di oro, argento e smeraldi dal Perù verso la Spagna per finanziare lo sforzo bellico durante la Guerra di Successione Spagnola (1700-1714). L'affondamento per mano della Royal Navy britannica costò la vita a quasi 600 marinai e rappresentò un colpo devastante per le finanze spagnole.
La scoperta ha riacceso una complessa disputa internazionale: la Colombia rivendica il relitto come patrimonio culturale, la Spagna lo considera proprietà statale, il Perù reclama diritti sul tesoro stimato in 20 miliardi di dollari mentre il popolo indigeno Qhara Qhara della Bolivia ne pretende una parte a indennizzo del lavoro forzato dei propri antenati nelle miniere.
(Giornale di bordo)