In Italia 9,5 reati all'anno
per chilometro di costa
Il report "Mare Monstrum" di Legambiente registra 25.063 violazioni penali nel 2024 (+9,2% rispetto al 2023) e 44.690 illeciti amministrativi.
Il 2024 si conferma un "annus horribilis" per le coste italiane con 25.063 reati accertati (+9,2% rispetto al 2023) e 44.690 illeciti amministrativi (+21,4%), per un totale di 69.753 violazioni. A rilevarlo è il nuovo report "Mare Monstrum" pubblicato il 4 settembre da Legambiente. La media nazionale raggiunge 9,5 violazioni per chilometro di costa, una ogni 105 metri di litorale.
La classifica dell'illegalità per densità vede al primo posto la Basilicata con 33,6 reati per chilometro, seguita da Emilia-Romagna (29,9), Molise (25,1), Veneto (22,9) e Campania (20,4). Quest'ultima mantiene il primato assoluto con 4.208 illeciti penali, davanti a Sicilia (3.155), Puglia (2.867) e Calabria (2.433). L'abusivismo edilizio rappresenta il 41,2% dei reati con 10.332 casi, mentre crescono significativamente i reati ambientali: +24,4% per inquinamento e cattiva gestione della depurazione (7.925 casi).
Legambiente propone dieci priorità tra cui il ripristino dell'efficacia della legge sull'abbattimento degli abusi edilizi, investimenti per 100 milioni annui nelle demolizioni e il potenziamento dei sistemi di depurazione.
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