“Jacques Vabre”:
bene gli italiani
Andrea Mura chiude al 3° posto tra i Multi50. Di Benedetto conclude nono con il suo Imoca 60. Ancora in gara tra i Class 40 Mura e D’Alì.
Un finale sul filo dei secondi come in una regata tra le boe. Tutto si aspettavano Alessandro Di Benedetto e Alberto Monaco a bordo di “Team Plastique”, ma non di essere beffati dai francesi Tanguy de Lamotte e Francois Damien su “Initiatives Coeur” per soli 9 secondi sul traguardo di Itajai, in Brasile, dopo oltre 5.400 miglia di Atlantico. E invece è andata proprio così il 27 novembre scorso, a conferma che oggi anche in una competizione oceanica come la “Transat Jacques Vabre” nessuno molla fino alla fine, anche se la lotta è per un posto molto lontano dal podio, come nel caso dei due Imoca 60 che con il loro arrivo hanno chiuso la classifica di questi veloci cabinati di 60 piedi, rispettivamente all’8° e al 9° posto. Comunque una bella prova per gli italiani, che si confermano competitivi.
Qualche ora prima era arrivato in Brasile anche lo skipper Andrea Mura in coppia con il francese Gilles Lamiré a bordo di "Rennes Metropole/Saint-Malo Agglomeration" conquistando un buon terzo posto nella categoria dei Multi50 (15,24 metri). Al primo e secondo posto della classe hanno chiuso rispettivamente Erwan Le ROUX e Yann ELIES su "FenêtréA et Cardinal" e Kito de Pavan e Yves Le Blévec su "Actual".
Ancora tutto da giocare il finale tra i 23 Class 40 ancora in gara. In testa ci sono i francesi Sébastian Rouge e Fabien Delahaye su “GDF Suez” a 176 miglia da Itajaì. Alle loro spalle, staccati di 50 miglia navigano gli spagnoli Alex Pella e Pablo Santurde su “Tales Santander 2014”, seguiti 10 miglia più indietro da Jörg Riechers e Pierre Brasseur su “Mare”. Nelle retrovie, rispettivamente in 11° e 12° posizione, si trovano Pietro D’Alì e Stefano Raspadori su “Fantastica” a 650 miglia dal traguardo e Gaetano Mura e Sam Manuard su “Bet1128” 20 miglia dietro.
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