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La barca di BOLINA "Miranda V"
torna in acqua


07-04-2005

Dopo un lungo restauro la barca della redazione del mensile è tornata nel suo elemento. Era rientrata dal giro del mondo nel dicembre 2002. Ora, effettuato un collaudo, la attendono nuove navigazioni.

La barca di BOLINA "Miranda V" 
torna in acqua
Il 14 marzo è stata varata ad Anzio "Miranda V", la barca della redazione di BOLINA. Dopo oltre due anni di riposo e numerosi lavori l'Impala 40 (12,57 m), un progetto di Doug Peterson del 1978, è tornata a toccare l'acqua salata. I lavori più importanti riguardano gli interni che sono stati rinnovati. Nell'occasione è stata smontata e rimontata dopo un controllo la chiglia; anche la pala del timone è stata rimossa e rimessa nella sua sede dopo avere sostituito le boccole. Il motore, un vecchio Mercedes da 40 hp, è stato sbarcato e rimesso totalmente a nuovo. Il restauro è stato oggetto di numerose foto e di appunti per documentare i lavori che saranno sviluppati in alcuni articoli da pubblicare sul mensile BOLINA. "Miranda V" aveva concluso il giro del mondo nel dicembre 2002, navigazione iniziata nel 1995 per festeggiare i dieci anni della rivista. Il periplo si è svolto quasi interamente nella classica rotta dei venti portanti della fascia tropicale con numerose soste, compiendo ogni anno un tratto. La navigazione fuori dalle fasce equatoriali è stata quella verso la Nuova Zelanda, nel 2000, dove la barca si è trattenuta un anno per fare dei lavori allo scafo in lega leggera. Alcuni anni prima, esattamente nel 1998, la barca aveva dovuto infatti subire a Raiatea, un'isola della Polinesia, l'incontro con "un ciclone" lasciando sul campo l'albero e alcuni danni allo scafo. L'incidente non ha comunque impedito alla barca, una volta armato un nuovo albero, di raggiungere con i propri mezzi la Nuova Zelanda. Ora la barca verrà collaudata in tutte le sue parti, prima di riprendere i viaggi. "Miranda V" è di proprietà della casa editrice del mensile ed è lo strumento didattico della redazione. A bordo infatti vengono effettuati esperimenti su attrezzature, le navigazioni danno ai redattori la possibilità di "provare sul campo" le tecniche che mese dopo mese vengono dibattute sul giornale.

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